Il cardo scardaccio, o cardo lanoso, è una specie europea con tendenza mediterraneo-montana presente in tutte le regioni dell’Italia centro-settentrionale, in Campania e in Molise; la distribuzione della subsp.spathulatum è ristretta alle regioni dell'Italia settentrionale. La distribuzione regionale della subsp. spathulatum è ancora poco nota e per ora ristretta a poche località nella porzione centrale delle Alpi Carniche. Cresce in vegetazioni ruderali nitrofile, in pascoli con eccessivo carico di animali, negli incolti, a volte lungo i margini delle strade, su suoli subaridi ma abbastanza umiferi, ricchi in composti azotati e più o meno basici, con optimum al di sopra della fascia montana inferiore. I ricettacoli sono commestibili. Il nome generico deriva dal greco 'kirsos' (varice) per l'antico uso contro le vene varicose; quello specifico significa 'portatore di lana' e si riferisce all'aspetto lanoso dei capolini; il nome della sottospecie si riferisce alla forma spatolata delle squame involucrali. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: giugno-settembre.

Nome italiano: Cardo scardaccio spatolato (Italia), Cirsio erioforo spatolato (Italia), Scardaccio spatolato (Italia).