L'endivia è una specie di probabile origine mediterranea, selezionata sin da tempi molto antichi a partire da popolazioni di C. pumilum per le foglie commestibili e oggi ampiamente coltivata in tutta Italia in numerose cultivar. A volte appare anche allo stato subspontaneo in ambienti disturbati presso gli abitati. Esiste una notevole confusione nei nomi comuni tra l'endivia propriamente detta e la cicoria (Cichorium intybus), ad esempio l' 'endivia Belga' è in realtà una cultivar di quest'ultima specie. Le numerose cultivar di endivia si possono raggruppare in due grandi classi: quelle a foglie crespe (var crispum, l'endivia propriamente detta), come la Riccia fine d'estate, la 'Riccia fine di Rouen', la 'Riccia grossa di Pancalieri', la 'Riccia a cuore giallo', ecc, e quelle a foglie larghe (var. latifolium, detta anche scarola), come la 'Gigante degli ortolani', la 'Dilusia', la 'Bionda a cuore pieno', la 'Cornetto di Bordeaux', ecc. Il nome generico è forse di lontana origine araba, quello specifico è una corruzione del latino 'intybus' (cicoria), aggettivato in 'intibea' e quindi in 'endivia'. Forma biologica. terofita scaposa/ emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: luglio-ottobre. |