© Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Andrea Moro Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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Lo sparviere dei sassi è una specie dell'europa sud-orientale, nota solo per la Lombardia e poche località del Friuli Venezia Giulia di cui tre nel Carso: M. Spaccato, M. Sabotino e bassa Val Rosandra. La specie, che può essere confusa con H. glaucum e H. calcareum, è più frequente nel medio corso dell'Isonzo e sui ciglioni del Carso interno (Selva di Tarnova, M. Nanos). Cresce in siti rupestri soleggiati e ai margini di boscaglie rade e luminose, su suoli calcarei primitivi. Il nome generico deriva dal greco 'ierax' (sparviere) in riferimento ad una pianta di cui gli antichi credevano si cibassero gli sparvieri per rafforzare la vista (da qui il nome italiano adottato da Pignatti). Forma biologica: emicriptofita scaposa. |
Nome italiano: Ieracio dei sassi (Italia), Sparviere dei sassi (Italia).
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© Università di Trieste, Dipartimento di Scienze della Vita Andrea Moro Piana dell'Isonzo, nei pressi di Tolmino, Slovenia Distributed under CC BY-SA 4.0 license.
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