La cannuccia di palude è una specie a vasta distribuzione eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita, diffusa, con due sottospecie, in tutte le regioni d’Italia; la subsp. altissimus, a distribuzione mediterranea estesa a Iran, Arabia, Kenia, Etiopia e al margine meridionale del Sahara è stata sinora segnalata soltanto per il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia. La sua distribuzione regionale è limitata a poche stazioni lungo il basso corso dell'Isonzo e presso le coste orientali del Friuli sino al Monfalconese. Cresce in vegetazioni spesso sommerse ai margini di stagni, laghetti e corsi d’acqua a flusso lento, resistendo però a lunghi periodi di emersione e a un moderato disturbo, su suoli fangosi a volte anche subsalsi, al di sotto della fascia montana inferiore. I giovani germogli sono commestibili; i fusti e le foglie servono ancor oggi per fare tetti di paglia, stuoie, graticci e cesti. Il nome generico, già usato da Plinio, deriva dal greco 'phragma' (muro, steccato, recinto) per il fatto che la pianta forma spesso popolamenti impenetrabili o più probabilmente perché era ed è usata per fabbricare recinti e steccati; il nome specifico in latino significa 'meridionale', quello della sottospecie deriva dal greco e significa 'dai fiori d'oro'. Forma biologica: elofita. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.

Nome italiano: Cannuccia di palude a fiori dorati (Italia), Cannuccia di palude altissima (Italia), Fragmites altissimo (Italia).