Il giglio marino di Sardegna è una specie endemica della Sardegna, della Corsica, delle isole vicine e dell’Arcipelago Toscano (Capraia). Sull'Isola dell'Asinara è abbastanza comune, presente ad esempio al Castellaccio, al Monte Ruda, Cala Arena, Punta Sabina e a Elighe Mannu. Cresce in ambienti rocciosi su substrati silicei, in vallecole e prati freschi e umidi, a volte anche anche nelle macchie aperte, su suoli acidi anche subsalsi, dal livello del mare (ove è più frequente) a 1400 m circa. Il nome del genere deriva dal greco 'pan' (tutto) e 'cratys' (potente, forte), probabilmente alludendo alla capacità della pianta di resistere a condizioni estreme; il nome specifico, che si riferisce all’antica regione dell’Illiria, corrispondente più o meno all’odierna Dalmazia, è privo di senso: si tratta di un errore di Linneo, il quale credeva che la pianta che stava descrivendo provenisse dalle coste dalmate. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.

Nome italiano: Giglio marino di Sardegna (Italia), Giglio stellato (Toscana), Narcisso costantinopolitano (antichi), Pancrazio illirico (Italia).