La dafne alpina è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente, con due sottospecie, lungo tutto l'arco alpino e nell'Appennino centro-settentrionale; la sottospecie nominale è sostituita dalla subp. scopoliana sulle Alpi Orientali. Cresce su rupi calcaree, nei macereti e nei ghiaioni, in prati aridi, su suoli calcarei ricchi in scheletro, da 300 a 1700 m circa. Tutte le parti della pianta sono estremamente velenose per la presenza di un glucoside (dafnina). Le dafne sono note fin dall'antichità per le loro qualità farmacologiche, ma il loro uso è molto pericoloso, e spesso il solo contatto con l'epidermide causa arrossamenti e vesciche sulla pelle. Il nome generico deriva da 'dàphne', nome greco dell'alloro, per le foglie sempreverdi di alcune specie, soprattutto D. laureola. Forma biologica: camefita fruticosa/nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-giugno. - Presenza nel Parco: rarissima. - La Verna (Matteini, 1968; Siemoni et al., 1989-1998; Ferrarini,1998; Sirotti 1998; Pichi Sermolli, 10/06/1937 (FI) sub D. oleoides var. glandulosa; Tosi, 7/06/1960 (FI); Urbani et Luccioli, 27/06/1987 (FI); Gonnelli 2007 oss. pers.), M. Penna (Sirotti 1998). |