Il carpino bianco è un albero deciduo a distribuzione europeo-continentale presente in tutte le regioni dell'Italia settentrionale e peninsulare salvo che in Valle d'Aosta. Cresce in boschi maturi di latifoglie decidue, su suoli argillosi profondi, molto freschi e umiferi, con optimum nella fascia submediterranea. Nell'area di studio la specie è poco comune; si rinviene nella cerreta e sporadicamente nel noccioleto; la stazione è di particolare pregio perché è una delle poche ancora presenti nel settore subcostiero delle Marche. Il legname è di difficile lavorazione perché a fibre contorte, duro e tenace; viene impiegato nella fabbricazione di arnesi sottoposti a sforzo (manici, ruote dentate, denti di rastrello, ecc.). Il carbone, un tempo, era impiegato in modo speciale per preparare la 'polvere da schioppo'. Dalla corteccia si ricavano principi tintori usati per colorare in giallo e in bruno le sete, le lane ed il cotone. Le foglie, sia fresche che secche, forniscono un buon foraggio per ovini e suini. La pianta viene anche utilizzata a scopo ornamentale, soprattutto perché si presta alla formazione di dense siepi. Il nome generico, già utilizzato dagli antichi Romani, potrebbe derivare dalla radice sanscrita 'kar' (duro) per la durezza del legno; il nome specifico si riferisce alle foglie vagamente simili a quelle della betulla. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.

Nome italiano: Carpan (Liguria, Bardineto), Carpan (Lombardia), Carpanè (Piemonte, Alessandria), Carpanè (Lombardia, Pavia), Carpaneina (Emilia-Romagna, Reggio), Carpanele (Veneto, Verona), Carpanell (Emilia-Romagna, Reggio), Carpanella (Emilia-Romagna, Piacenza), Carpano bianco (Veneto, Verona), Carpanott (Emilia-Romagna, Reggio), Carpanu (Sicilia), Carpe (Liguria, Genova), Carpen (Lombardia, Brescia), Carpen (Emilia-Romagna, Reggio), Carpen (Veneto, Treviso), Carpen (Piemonte, Novara), Carpen bianco (Veneto, Belluno), Carpene (Abruzzi), Carpene (Campania, Avellino), Carpene (Veneto, Istria), Carpene (Liguria, Sarzana), Carpene nere (Abruzzi), Carpigno (Toscana), Carpin (Lombardia), Carpin (Piemonte), Carpine (Toscana), Carpine (Liguria, Chiavari), Carpino (Toscana), Carpino bianco (Toscana), Carpino bianco (Campania, Terra di Lavoro), Carpino bianco (Italia), Carpino comune (Italia), Carpnel (Emilia-Romagna, Modena), Carpre (Liguria, Mentone), Carpu (Piemonte, Novara), Carpu (Liguria, Genova), Carpu giancu (Liguria, Ponti di Nava), Cherpan (Emilia-Romagna, Romagna), Cherpo (Piemonte), Cherpù (Piemonte, Alessandria), Cherpu (Liguria, Monesiglia), Ciamar (Friuli), Ciamer (Friuli), ciarpen (Veneto, Belluno), Ciumer (Friuli, Carnia), Fò carpeno (Veneto, Verona), Focarpen (Lombardia, Bergamo), Salvana (Veneto, Belluno), Tamber (Veneto, Belluno), Tamer (Veneto, Belluno), Tigghiu biancu (Sicilia), Zamar (Friuli), Zammardo (Basilicata, Potenza).