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Descrizione:
i maschi somigliano superiormente a quelli di Satyrus
ferula. Parte superiore delle ali posteriori nerastra senza striscie o
macchie pallide postdiscali. Parte superiore delle ali anteriori con due
larghi ocelli postdiscali neri, ciechi o con una piccola pupilla bianca.
Apice delle ali anteriori appuntito. Sulla parte inferiore nessuna linea
a zig-zag nera. Parte inferiore delle ali posteriori dei maschi grigio-
marrone usualmente con la sola linea discale nera ben marcata, le
lunule submarginali spesso oscurate da una tonalità più scura.
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Parte superiore delle ali anteriori senza macchie
bianche
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Parte superiore delle ali anteriori con due piccoli ocelli neri
Aphantopus hyperanthus L.
Periodo di sfarfallamento:
da giugno a settembre, con una sola
generazione annuale.
Habitat:
prati umidi, dal fondovalle alla media montagna, fino a 1600
m.
Apertura alare:
40 - 45 mm.
Stadi giovanili:
il bruco è bruno-gialliccio pallido con fasce chiare e
scure. Le uova non sono attaccate alla pianta ma vengono deposte
durante voli lenti e rasenti il terreno.
Piante nutrici del bruco:
Graminaceae (Brachypodium spp, Bromus
spp, Poa spp), incluse Phleum pratense, Dactylis glomerata.
Distribuzione:
paleartica: diffusa e comune in Europa e in Asia
temperata, assente dall’Italia peninsulare e dalle isole del
Mediterraneo.
Dimorfismo sessuale:
le femmine sono più grandi e più chiare.
Descrizione:
le ali sono molto scure e inferiormente dotate di una
serie di ocelli neri orlati di giallo, molto marcati. Presenta sulle ali
posteriori frange marginali chiare. Parte inferiore sia delle ali anteriori
che di quelle posteriori marrone pallido con una serie di cerchi gialli
contenenti ocelli neri pupillati di bianco senza alcun altro segno.
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Parte superiore delle ali anteriori con grandi ocelli neri circondati di giallo
Lopinga achine Scopoli
Periodo di sfarfallamento:
da giugno ad agosto, con una generazione
annuale.
Habitat:
radure dei boschi di latifoglie fino a 1000 m.
Apertura alare:
42 – 52 mm.
Stadi giovanili:
le uova vengono deposte lasciandole cadere nella
vegetazione in luoghi ombrosi. I bruchi appaiono circa dopo 10 giorni
e dopo la terza muta svernano. In primavera la loro attività è
crepuscolare-notturna. L’habitat del bruco è ristretto al margine del
bosco, per cui la specie è molto sensibile a variazioni ambientali. La
crisalide si forma nella vegetazione bassa e circa dopo due settimane
appare la farfalla. Gli adulti non frequentano i fiori e si nutrono di sali
minerali o di linfa dagli alberi.
Piante nutrici del bruco:
Graminaceae (Brachypodium spp)
Distribuzione:
Europa centrale, assente in Gran Bretagna, Belgio,
Lussemburgo, Germania nord orientale, Danimarca, Olanda e
Bulgaria. Isolate colonie sono presenti in Francia sud-orientale ed in
Spagna nord orientale. Generalmente molto sporadica e locale:
reputata in declino in Francia, Svizzera e Italia settentrionale.
Dimorfismo sessuale:
le femmine sono leggermente più chiare sia
sulla parte superiore che su quella posteriore.
Descrizione:
larghi ocelli postdiscali neri, che ornano i lati superiori
ed inferiori di entrambe le ali la rendono inconfondibile con altre
farfalle. Gli ocelli sono bordati internamente con una striscia pallida
che è giallastra sulle ali anteriori e bianca sulla parte inferiore delle ali
posteriori. Tre linee marginali e submarginali scure sulla parte