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1
Foglie aghiformi o squamiformi
2
1
Foglie non aghiformi né squamiformi
12
2
Foglie squamiformi
3
2
Foglie aghiformi
4
3
Pigne sferiche, con squame peltate
Chamaecyparis lawsoniana (A.Murray) Parl.
Genere di arbusti/alberi originari delle coste occidentali e orientali del
Nord America, e delle coste orientali dell'Asia. Quattro specie (
C.
lawsoniana
,
C. obtusa
,
C. pisifera
e
C. thyoides
) sono ampiamente
coltivate da noi come piante ornamentali, con centinaia di cultivar che
includono forme nane, a fogliame giallastro, bluastro od argentino, forme
che mantengono perennemente le foglie giovanili, forme con getti
filiformi scarsamente ramificati. Il legno, fortemente profumato, è
considerato pregiato, soprattutto in Giappone, ove viene usato per la
costruzione di templi. Il nome generico deriva dal greco 'khamai' (basso)
e 'kuparissos' (cipresso).
3
Pigne oblunghe od ovali, con squame non peltate
Thuja occidentalis L.
Pianta sempreverde originaria del Nord America, introdotta in Europa a
scopo ornamentale, in Italia è frequentemente coltivata in parchi e
giardini (esistono numerose cultivar diverse per colorazione del fogliame
e portamento generale), e talvolta diffuso allo stato subspontaneo in
Trentino-Alto Adige ed Umbria (non ritrovata in tempi recenti in
Piemonte), dal livello del mare agli 800 m circa. Il legno veniva utilizzato
di frequente dagli indiani d'America per la sua forza, leggerezza e
durevolezza per diversi lavori, come la costruzione di case e di canoe. Le
foglie sono utilizzate come cura per malattie cutanee. La pianta è tossica
per la presenza di thujone. Il nome generico deriva dal greco 'thuia' o
'thyia', (incenso) per il caratteristico odore del legno; in America viene
chiamato spesso 'Arborvitae' (albero della vita). Forma biologica:
fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
4
Foglie appiattite
5
4
Foglie non appiattite
7
5
Foglie senza strie bianche di sotto. Con un solo seme avvolto da una coppa carnosa
rossa
Taxus baccata L.
Il tasso è un relitto dell'epoca Terziaria, ancor oggi diffuso allo stato
spontaneo in tutta Italia con optimum nella fascia montana, ma
solitamente raro (è più frequente come pianta ornamentale in parchi e
giardini); solo in poche regioni d'Italia esistono ancora boschi dominati
dal tasso, per esempio in Sardegna, ove mancando il faggio il tasso si
associava con l'agrifoglio nelle foreste montane più umide. Tutta la
pianta, compresi i semi, è molto velenosa (salvo l'arillo carnoso che
circonda il seme) per la presenza dell'alcaloide tassina. Da qui il nome
volgare 'albero della morte'. È un albero molto apprezzato dal punto di
vista ornamentale, anche per la costruzione di siepi, poiché sopporta bene
le potature e resiste all'inquinamento. Ha legno duro, pesante ed
omogeneo. Può vivere fino a 2000 anni. Il nome generico deriva dal greco
'taxos', con significato di arco, par la fabbricazione che veniva fatta col
suo legno; il nome specifico allude agli arilli rossi simili a delle bacche.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
5
Foglie con due strie chiare di sotto. Con numerosi semi
rinchiusi in pigne legnose
6
6
Foglie senza stria chiara di sopra, portate da piccole sporgenze del ramo. Pigne pendule
a maturità
Picea omorika (Pančić) Purk.