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Foglie ad apice acuto. Frutti alati, disposti in infruttescenze simili a quelle del luppolo
Carpinus betulus L.
Il carpino bianco è un albero europeo-continentale presente in tutta l'Italia
continentale, salvo che in Valle d'Aosta, sino alla fascia montana inferiore,
con optimum nella fascia submediterranea. Nella nostra regione è presente
sino alla fascia montana inferiore; in Carso è diffuso ma non comune sui
versanti esposti a nord e sul fondo delle doline. Cresce in boschi maturi di
latifoglie decidue, su suoli argillosi profondi, molto freschi ed umiferi. Il
legname è di difficile lavorazione perché a fibre contorte, duro e tenace;
viene impiegato nella fabbricazione di arnesi sottoposti a sforzo (manici,
ruote dentate, denti di rastrello, ecc.). Il carbone, un tempo, era impiegato
in modo speciale per preparare la 'polvere da schioppo'. Dalla corteccia si
ricavano principi tintori usati per colorare in giallo ed in bruno le sete, le
lane ed il cotone. Le foglie, sia fresche che secche, forniscono un buon
foraggio per ovini e suini. Viene anche utilizzato a scopo ornamentale,
soprattutto perché si presta alla formazione di dense siepi. Il nome generico
era già utilizzato dagli antichi Romani; quello specifico allude alle foglie
vagamente simili a quelle della betulla. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.