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utilizzato per realizzare siepi sagomate. Utilizzato nei giardini degli
antichi Romani in forme complesse e fantasiose, scolpite dalla
cosiddetta 'ars topiaria', si ritrova immancabilmente nei giardini
monastici e nel classico giardino all'italiana dal Rinascimento in poi.
Il nome generico deriva dal greco 'pykos' (saldo), per la durezza del
legno, oppure dal greco 'pyxis' (vasetto), perché il legno era utilizzato
per fabbricare piccoli contenitori per farmaci; presso gli antichi Greci
la pianta era chiamata 'pyxos'; il nome specifico, di origine latina,
significa 'sempreverde'. Forma biologica: nanofanerofita, fanerofita
cespitosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Foglie (almeno alcune) con picciolo più lungo di 3 mm
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Fiori e frutti disposti lungo i rami all'ascella delle foglie.
Alcune foglie spesso con margine dentato
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Fiori e frutti disposti in infiorescenze terminali ai rami.
Foglie sempre con margine liscio
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Foglie più di 2 volte più lunghe che larghe
Osmanthus heterophyllus (G. Don) P.S. Green
Specie originaria da Cina e Giappone, oggi viene frequentemente
coltivata in parchi e giardini. Il nome generico, dal greco 'osmé'
(profumo) ed 'anthos' (fiore), allude ai fiori intensamente profumati;
il nome specifico è anch'esso di derivazione greca e significa 'con
foglie diverse', alludendo alla compresenza sulla stessa pianta di
foglie a margine liscio e foglie a margine dentato-spinoso simili a
quelle dell'agrifoglio (
Ilex aquifolium
), con cui questa pianta viene
frequentemente confusa. La distinzione è semplice: l'osmanto ha
foglie opposte, l'agrifoglio ha foglie alterne. Forma biologica:
fanerofita cespitosa.
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Foglie al massimo 2 volte più lunghe che larghe
Osmanthus x fortunei Carrière
Arbusto originario del Giappone, Taiwan e Cina, introdotto in Europa
come pianta ornamentale. Predilige un terreno ben drenato; sopporta
suoli alcalini (pH > 8), ma non quelli acidi (pH < 5,5), in posizione
soleggiata o parzialmente ombreggiata, ma in pieno sole fiorisce
meglio. Il nome generico deriva dal greco 'osmé' (profumo) e 'anthos'
(fiore), per i fiori bianchi profumati di vaniglia prodotti all'ascella
delle foglie a fine estate, ma persistenti fino all’autunno; il nome
dell'ibrido è dedicato al botanico scozzese Robert Fortune (1812-
1880), che introdusse in Europa molte piante esotiche. Forma
biologica: fanerofita cespitosa.
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Rami giovani finemente lanuginosi (lente!)
Ligustrum vulgare L.