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Il genere
Rosa
è diffuso in quasi tutto il globo. Le rose spontanee, da
cui sono derivate le rose coltivate, si sono sviluppate nelle regioni
dell'emisfero boreale e hanno fiori con cinque petali. Le più
importanti fra le rose antiche da giardino hanno avuto origine da
R.
gallica
L. (l'unica fra le rose antiche con petali rossi),
R. phoenicea
Boiss.,
R. canina
L., e altre entità comunemente riunite sotto il nome
di
R. moschata
s.l. L'introduzione di
R. chinensis
Jacq. in Inghilterra,
verso la fine del 1700, ha determinato una totale rivoluzione nella
coltivazione delle rose, tanto che il 1800 può essere considerato la
linea di demarcazione fra le rose antiche da giardino e quelle
moderne. Dall'ibridazione delle rose cinesi con
R. gallica
,
R.
damascena
,
R. alba
e
R. moschata
sono derivate le rose moderne da
giardino, che presentano il fenomeno della rifiorenza (legata ad un
gene recessivo introdotto nelle rose moderne dalle rose cinesi). In
particolare, le Rose Tè (rose con il profumo di tè) hanno concorso
alla produzione di una vasta gamma di colori. Il nome generico
deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico significato.
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Foglie lobate
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Foglie non lobate
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Foglie penninervie, verdi di sotto
Quercus robur L. subsp. robur
La farnia è un albero dell'Europa centro-meridionale presente in tutta
l'Italia continentale con optimum nella fascia submediterranea.
Cresce in boschi planiziali, su terreni profondi e molto freschi. Viene
coltivata per rimboschimenti e per il legname pregiato utilizzato per
travi, costruzioni navali, mobili, scale, parquet, etc. Con il termine
'rovere di Slavonia', il legno di farnia è utilizzato per costruire doghe
delle botti destinate all’invecchiamento di vini pregiati e cognac. Un
tempo le ghiande erano largamente usate per l'alimentazione dei
maiali. È una pianta a crescita lenta ma molto longeva; si conoscono
esemplari di circa 1000 anni. Il nome generico, già in uso presso gli
antichi, è di etimologia incerta, potrebbe derivare da due parole
celtiche, 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza';
secondo altri deriva dal greco, indicando il legno ruvido delle piante
di questo genere; quello specifico è un termine latino che significa
'duro', 'resistente', 'robusto'. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie palminervie, bianco-pelose di sotto
Populus alba L.
Il pioppo bianco è un albero a distribuzione paleotemperata presente
in tutta Italia al di sotto della fascia montana inferiore. Forma
boschetti, a volte lungo corsi d'acqua ed in aree palustri, su suoli
limoso-argillosi profondi e ricchi in basi, a volte periodicamente
sommersi. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato
anche nella fabbricazione di fiammiferi, compensati, truciolati. Il
portamento maestoso lo rende adatto a scopo ornamentale per parchi
e giardini. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso
presso gli antichi Romani; quello specifico allude al colore chiaro
della faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
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Arbusto con rami spinosi
Pyracantha coccinea M. Roem.