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forma dei denti fogliari di
A. platanoides
, oppure in riferimento al
fatto che il legno di alcune specie europee, molto compatto ed
elastico, era usato per la fabbricazione di lance; il nome specifico
allude alla somiglianza delle foglie con quelle del platano. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie con margine spinoso
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Foglie con margine non spinoso
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Foglie più di 2 volte più lunghe che larghe, con denti di 3-10 mm distanti 8-20 mm l'uno
dall'altro
Osmanthus heterophyllus (G. Don) P.S. Green
Specie originaria da Cina e Giappone, oggi viene frequentemente
coltivata in parchi e giardini. Il nome generico, dal greco 'osmé'
(profumo) ed 'anthos' (fiore), allude ai fiori intensamente profumati;
il nome specifico è anch'esso di derivazione greca e significa 'con
foglie diverse', alludendo alla compresenza sulla stessa pianta di
foglie a margine liscio e foglie a margine dentato-spinoso simili a
quelle dell'agrifoglio (
Ilex aquifolium
), con cui questa pianta viene
frequentemente confusa. La distinzione è semplice: l'osmanto ha
foglie opposte, l'agrifoglio ha foglie alterne. forma bioologica:
fanerofica cespitosa. Periodo di fioritura: settembre-marzo.
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Foglie al massimo 2 volte più lunghe che larghe, con denti di 2-5 mm distanti 2-10 mm
l'uno dall'altro
Osmanthus x fortunei Carrière
Arbusto originario del Giappone, Taiwan e Cina, introdotto in Europa
come pianta ornamentale. Predilige un terreno ben drenato; sopporta
suoli alcalini (pH > 8), ma non quelli acidi (pH < 5,5), in posizione
soleggiata o parzialmente ombreggiata, ma in pieno sole fiorisce
meglio. Il nome generico deriva dal greco 'osmé' (profumo) e 'anthos'
(fiore), per i fiori bianchi profumati di vaniglia prodotti all'ascella
delle foglie a fine estate, ma persistenti fino all’autunno; il nome
dell'ibrido è dedicato al botanico scozzese Robert Fortune (1812-
1880), che introdusse in Europa molte piante esotiche. Forma
biologica: fanerofita cepistosa. Periodo di fioritura: settembre-marzo.
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Foglie a base cuoriforme
Syringa vulgaris L.
Il lillà è originario dell'Europa sudorientale e fu introdotto in coltura
dal XVI secolo a scopo ornamentale; è presente come specie
avventizia in quasi tutta Italia, salvo che in Valle d'Aosta, Campania,
Puglia, Calabria e Sardegna, dal livello del mare agli 800 m circa. Ha
tendenza ad inselvatichirsi in siepi e boschetti presso gli abitati, su
suoli argillosi abbastanza profondi e ricchi in basi. Il nome generico
in greco significa 'flauto' e potrebbe derivare dall'uso dei rami per
produrre flauti; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e
significa 'comune', 'diffuso', 'frequente'. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie attenuate verso la base
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