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Foglie con forte odore di rosmarino se sfregate tra le dita
Rosmarinus officinalis L.
Il rosmarino è un tipico arbusto delle garighe mediterranee su
substrati calcarei, presente allo stato spontaneo in tutta l'Italia
mediterranea e coltivato ampiamente altrove sin da tempi
antichissimi, dal livello del mare agli 800 m circa. Viene oggi
utilizzato come pianta aromatica in cucina, come pianta
ornamentale, come pianta medicinale (foglie e olio essenziale); i
fiori sono particolarmente melliferi. Da foglie e fiori si ottengono
un olio essenziale ed estratti utilizzati in profumeria e cosmesi, in
liquoreria e in farmacia. Il nome generico ha etimologia molto
incerta, secondo alcuni deriva da 'rhops' (arbusto) e 'myrinos'
(aromatico), col significato complessivo di 'arbusto aromatico'; il
nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia) ed
allude alle proprietà medicamentose della pianta. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-agosto (nelle Isole
gennaio-dicembre).
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Foglie senza odore di rosmarino
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Foglie grigio-argentine su almeno una delle due facce
Olea europaea L.
L'olivo è l'albero mediterraneo per eccellenza; originario delle
regioni mediterranee e dell'Asia minore, è stato utilizzato e diffuso
fin dall'antichità per l'estrazione dell'olio e per l'impiego diretto dei
frutti nell'alimentazione. In Italia è spontaneo o coltivato in tutta
l'area mediterranea, dal livello del mare ai 900 m circa. L'olivo
coltivato ha portamento arboreo, ed è derivato dall'oleastro, la
forma spontanea, che si distingue per i rami giovani duri e
spinescenti, i frutti più piccoli, le foglie più piccole e ovali ed il
portamento arbustivo. Il legno dell'olivo è molto pregiato,
durissimo, a grana forte, di colore giallo-bruno, si presta per lavori
al tornio e d'incisione. L'olivo è anche una bellissima pianta
ornamentale il cui utilizzo come tale si è diffuso negli ultimi anni in
gran parte della Pianura Padana, favorito dalla concomitanza di
inverni abbastanza miti. Il nome generico è quello utilizzato dai
Romani, e deriva dal greco 'elaia'; il nome specifico fa riferimento
all’areale tipicamente mediterraneo. Forma biologica: fanerofita
cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie verdi su entrambe le facce
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Margine della foglia dentato o dentellato
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Margine della foglia intero
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Foglie più strette di 3 cm. Fiori rosa o bianchi, formantisi dopo le foglie
Abelia spp.
Il genere comprende 20-30 specie originarie dell'Asia sudorientale e
dell'America Centrale. Si tratta di piante ad uso esclusivamente
ornamentale, coltivate in parchi e giardini; ne esistono
numerosissimi ibridi e cultivar: uno dei più frequenti è
Abelia x
grandiflora
, che deriva dall'ibridazione di
A. chinensis
ed
A.
uniflora
, entrambe di origine cinese. Il nome generico è dedicato a
Clark Abel (1780-1826), medico in India ed ambasciatore inglese in
Cina, che intendeva introdurla per primo in Europa; le sue piante
però andarono perdute in un naufragio, e la specie venne introdotta
per la prima volta in Inghilterra nel 1844. Forma biologica: