Pagina 12 - Fratta_book

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luglio.
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Foglie pennate. Frutto diverso da una mora
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Foglioline a margine intero. Fiori a simmetria bilaterale. Frutto un legume
Robinia pseudoacacia L.
Specie di origine nordamericana, introdotta a Parigi dal Canada
nel 1601 e poi diffusasi ampiamente con tendenza
submediterraneo-continentale. In Italia è comunissima dal
livello del mare alla fascia montana inferiore. Cresce sempre in
ambienti disturbati come scarpate, margini stradali, boschetti
presso gli abitati e le linee ferroviarie, su suoli argillosi da
freschi a subaridi, con il sambuco nero e varie specie nitrofile
ruderali. È una pianta molto rustica e a rapido accrescimento, e
tende a soppiantare la vegetazione locale (pianta invasiva).
Viene frequentemente usata a scopo ornamentale soprattutto per
il fogliame e la fioritura; spesso viene utilizzata allo stato
arbustivo per rimboschimento e per contenere argini e scarpate.
Può vivere fino a 500 anni. Fornisce un legno molto resistente
alle intemperie, utilizzato per palerie e come combustibile. I
semi, la scorza e le radici contengono sostanze tossiche; tuttavia
le api ne bottinano i fiori e producono miele di ottima qualità
(miele d'acacia), che si mantiene fluido senza cristallizzare. I
fiori, ricchi di glicosidi flavonoidici (robinoside), olio essenziale
e glicosidi cardiotonici, sono utilizzati in erboristeria ed in
alcune regioni italiane vengono mangiati fritti. Il genere è
dedicato a Jean Robin (1550-1629), erborista di re Enrico IV di
Francia, nel cui giardino introdusse il primo esemplare d'Europa
nel 1601; il nome specifico significa 'falsa acacia', dal greco
'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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Foglioline a margine dentato. Fiori a simmetria raggiata. Frutto carnoso
Rosa spp. (cultivars)
Il genere
Rosa
è diffuso in quasi tutto il globo. Le rose
spontanee, da cui sono derivate le rose coltivate, si sono
sviluppate nelle regioni dell'emisfero boreale e hanno fiori con
cinque petali. Le più importanti fra le rose antiche da giardino
hanno avuto origine da
R. gallica
L. (l'unica fra le rose antiche
con petali rossi),
R. phoenicea
Boiss.,
R. canina
L., e altre entità
comunemente riunite sotto il nome di
R. moschata
s.l.
L'introduzione di
R. chinensis
Jacq. in Inghilterra, verso la fine
del 1700, ha determinato una totale rivoluzione nella
coltivazione delle rose, tanto che il 1800 può essere considerato
la linea di demarcazione fra le rose antiche da giardino e quelle
moderne. Dall'ibridazione delle rose cinesi con
R. gallica
,
R.
damascena
,
R. alba
e
R. moschata
sono derivate le rose
moderne da giardino, che presentano il fenomeno della
rifiorenza (legata ad un gene recessivo introdotto nelle rose
moderne dalle rose cinesi). In particolare, le Rose Tè (rose con
il profumo di tè) hanno concorso alla produzione di una vasta
gamma di colori. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal
greco 'rodon', con identico significato.
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Foglioline fortemente odorose se sfregate tra le dita, almeno alcune più lunghe di 5
cm. Fiori senza petali
Juglans regia L.