5
1
Piante osservate all'inizio della primavera, con fiori
muniti di petali e formantisi prima delle foglie
2
1
Piante non come sopra (con foglie ben evidenti)
7
2
Fiori a simmetria bilaterale
Paulownia tomentosa (Thunb.) Steud.
La paulownia è un albero di origine cinese, introdotto in Italia a
scopo ornamentale e spesso divenuto quasi infestante (riesce a
crescere su muri, rocce, pendii sassosi, anche tra le fessure dei
lastricati). È presente come avventizia in Italia centro-
settentrionale (salvo che in Valle d'Aosta e Toscana) e Abruzzo,
dal livello del mare ai 600 m circa. Il legno ha rilevanza
commerciale: è molto leggero e molle, ma ha proprietà
fonoassorbenti e di isolamento termico, elettrico e igroscopico.
È utilizzato da secoli nell'ebanisteria giapponese per la
produzione di armadietti porta-kimono e strumenti musicali. È il
legno usato per la produzione dei 'geta', i caratteristici zoccoli
rialzati giapponesi. Recentemente il suo utilizzo si è sviluppato
anche in Italia dove è utilizzato nell'industria del mobile,
dell'infisso e del packaging, ultimamente anche nella
produzione di carta. Il genere è dedicato ad Anna Pavlovna
(1795-1865), figlia dello zar Paolo I; il nome specifico allude
alla forte pelosità della pagina inferiore delle foglie. Forma
biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
2
Fiori a simmetria raggiata
3
3
Fiori gialli
Cornus mas L.
Il corniolo è una specie pontico-mediterranea-orientale presente
in tutta l'Italia continentale con optimum nella fascia
submediterranea. Cresce nei boschi termofili a carpino nero e
roverella, nei loro mantelli e nelle siepi, su suoli non molto
profondi, sia calcarei che arenacei, con altre specie di mantello.
La precoce fioritura gialla spicca nella vegetazione in abito
ancora invernale. È una pianta molto resistente sia a parassiti
che a malattie. I frutti possono essere consumati freschi oppure
utilizzati nella preparazione di marmellate. Il legno, assai duro,
si presta alla costruzione di piccoli utensili come pestelli da
mortaio, ingranaggi dei mulini, etc.; gli antichi Romani lo
impiegavano per la fabbricazione delle aste dei giavellotti. Il
nome generico deriva dalla radice indoeuropea 'kar' (duro), da
cui anche il latino 'cornus' (corno), ed allude alla durezza del
legno; il nome specifico, che in latino significa 'maschile',
quindi 'forte', 'robusto', fu usato per contrapporlo al
Cornus
sanguinea
, chiamato da Plinio 'Cornus femina'. Forma
biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: febbraio-aprile.
3
Fiori bianchi o rosa
4
4
Ovario infero, completamente rinchiuso dal ricettacolo
5
4
Ovario semi-infero, visibile sul fondo di un ricettacolo
scavato a coppa
6
5
Antere rossastre