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Nome comune:
clematide vitalba, vitalba, viorna.
Morfologia:
pianta lianosa lunga fino a 15 m con fusti legnosi, volubili, a
sezione stellata. Foglie caduche, opposte, imparipennate, con 3-
7 segmenti interi o lobati. Fiori bianchi, riuniti in racemi, con
tepali pelosi. Frutto un achenio con lunga appendice piumosa.
Areale:
Europa, Nord Africa, Asia minore.
Habitat:
boschi
collinari e submontani, arbusteti, siepi.
Presenza nel Parco:
comune.
Note:
i teneri getti della vitalba vengono tuttora
consumati previa cottura che allontana le sostanze tossiche
presenti nella pianta. Nell’Abruzzo teramano, i vecchi
tramandano ancora dell’impiccagione dell’eretico Cecco
d’Ascoli proprio con la vitalba, poiché le corde destinate allo
scopo sistematicamente si spezzavano. La vitalba veniva
ritenuta specie dalle proprietà magiche ed esoteriche.
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Foglie 2-pennato-sette. Petali pelosi solo sulla faccia inferiore (lente!). Frutti con
resta di 1-2 cm
Clematis flammula L.
Nome comune:
clematide fiammola, fiammola, viticcio.
Morfologia:
pianta lianosa con fusti volubili, tenaci, angolosi.
Foglie opposte, pennato-sette, con segmenti di 2° ordine interi
o appena lobati. Fiori bianchi, con petali pelosi di sotto, riuniti
in pannocchie dense. Frutto un achenio con appendice piumosa.
Areale:
Mediterraneo, Asia Minore fino all’Iran settentrionale.
Habitat:
leccete, macchie, garighe, siepi, boschi termofili.
Presenza nel Parco:
non comune, presente a quote basse.
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Foglie composte (divise in foglioline completamente
separate tra loro)
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Foglie non composte
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Foglie di odore sgradevole se sfregate tra le dita.
Frutto carnoso
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Foglie non odorose. Frutto secco
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Frutto nero. Infiorescenze ombrelliformi, appiattite. Midollo dei rametti biancastro
Sambucus nigra L.
Nome comune:
sambuco nero.
Morfologia:
arbusto o alberello
alto fino a 5-8 m, con corteccia grigio-verde da giovane, poi
brunastra con solchi profondi e rade e grosse lenticelle. Foglie
opposte, composte, con 3-7 foglioline pennate, a margine
seghettato. Infiorescenza corimbosa con fiori bianchi molto
profumati. Il frutto è una drupa nero-violacea.
Areale:
Europa
e Asia occidentale.
Habitat:
boschi umidi, schiarite, siepi e
ambienti ruderali su suoli freschi, profondi e ricchi di nutrienti.
Presenza nel Parco:
comune.
Note:
il sambuco è specie
nitrofila che si rinviene soprattutto nei pressi delle stalle e delle
abitazioni. Veniva abitualmente piantato sui confini dei campi
quale inamovibile 'termine' vegetale. Sui Monti della Laga, con
i frutti della pianta si colorava di rosso il ‘
caccemmitte
’, un
sidro ottenuto dalla fermentazione delle mele selvatiche. In
passato si credeva che la pianta avesse proprietà magiche tanto
che a Fano Adriano gli uomini ne portavano le foglie in tasca
per contrastare il malocchio. A Paganica, si evitava di bruciare
il legno del sambuco poiché si credeva che così facendo le