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piccioli. La produzione incessante di polloni, che formano
nuovi alberi, rende il pioppo tremolo un pioniere nella
colonizzazione di nuovi terreni: ciò lo rende adatto al
consolidamento di pendici franose. Dal legno si ottiene
un’ottima pasta da carta; è impiegato inoltre nella fabbricazione
di fiammiferi, compensati e truciolati.
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Foglie lucide. Gemme e rami giovani glabri. Picciolo
non fortemente appiattito
159
159
Rami giovani cilindrici o quasi. Foglie con brevi denti ottusi, senza ghiandole alla
giunzione con il picciolo
Populus nigra L.
Sinonimi:
incl.
P. nigra
L. var.
italica
Du Roi.
Nome
comune:
pioppo nero.
Morfologia:
albero alto fino a 30 m, con
tronco molto ramificato e chioma ampia; corteccia bianco-
grigia e liscia da giovane, poi con l’età profondamente
fessurata. Foglie a contorno triangolare o romboidale, glabre,
lucide di sopra almeno da giovani. Specie dioica con fiori in
amenti (infiorescenze) unisessuali; gli amenti femminili
spargono i bianchi semi lanosi nel mese di maggio.
Areale:
Europa, Asia e Nord Africa.
Habitat:
boschi e boscaglie
ripariali e altri ambienti umidi, ma anche presente su suoli
primitivi, come specie pioniera.
Presenza nel Parco:
comune.
Note:
interessanti sono le popolazioni di pioppo nero che
costeggiano il torrente Raiale sopra l’abitato di Assergi. Gli
alberi raggiungono dimensioni notevoli e in passato venivano
regolarmente potati per ottenere pali e pertiche da utilizzare in
agricoltura. Nel Parco è presente anche la var.
italica
, il pioppo
cipressino, distinguibile per il portamento slanciato e colonnare
simile al cipresso, coltivato a scopo ornamentale.
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Rami giovani fortemente angolosi. Foglie chiaramente dentate, di solito con 1-2
ghiandole alla giunzione con il picciolo
Populus x canadensis Moench
Nome comune:
pioppo del Canada.
Morfologia:
albero alto
fino a 30 m, con tronco diritto e ritidoma liscio, grigiastro,
fessurato longitudinalmente solo nei vecchi esemplari. Foglie
alterne, largamente ovato-triangolari a base piatta, lunghe fino a
10 cm, crenato-seghettate, brevemente cigliate, con 1-2 piccole
ghiandole sessili presso l’apice del picciolo. Fiori anemofili,
unisessuali, penduli in amenti peduncolati sviluppantisi prima
delle foglie, i maschili e i femminili su individui distinti (pianta
dioica); perianzio assente; ricettacolo a coppa; stami 15-25 a
filamento molle; ovario bicarpellare. Il frutto è una capsula a 2
o 4 valve.
Areale:
ibrido originatosi spontaneamente in Francia
tra l'autoctono
P. nigra
L. e l'americano
P. deltoides
W.
Bartram ex Marshall.
Habitat:
ambienti ruderali umidi, terreni
denudati e smossi.
Presenza nel Parco:
comune.
160 Foglie a base cuoriforme
161
160 Foglie arrotondate od attenuate verso la base
170
161 Margine della foglia intero. Fiori rosa. Frutto un legume
Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum