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Specie ad ampia tolleranza ecologica che cresce su vari substrati tra cui
suolo e legno marcescente di ceppaie, a volte anche alla base di vecchi
tronchi. È forse la più comune specie di questo genere in Italia. Gli
esemplari che presentano isidi si distinguono facilmente da altre specie
congeneri; quando gli isidi mancano buoni caratteri diagnostici sono le
vene chiare in rilievo sulla fasccia inferiore, e le rizine filiformi. In
Veneto è legata soprattutto a boschi montani con faggio e abete bianco,
come ad esempio la foresta del Cansiglio, ma è presente anche nelle aree
collinari, mentre è oggi molto rara in pianura a causa della sparizione
degli habitat naturali.
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Faccia inferiore senza vene. Isidi non concentrati lungo
spaccature del cortex
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Medulla giallastra. Faccia inferiore glabra
Nephroma laevigatum Ach.
Specie temperato-subtropicale con affinità suboceaniche. Cresce su scorza
acida o più spesso su muschi epifiti (raramente anche silicicoli) in vecchie
foreste molto umide, spesso in associazioni di Lobarion. Si distingue
facilmente per la medulla di colore giallognolo. È forse la più diffusa
specie di
Nephroma
in Italia, spingendosi sin quasi a livello del mare
lungo le coste tirreniche. In Veneto è tuttavia rara; è stata segnalata in
tempi abbastanza recenti per la foresta del Cansiglio.
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Medulla bianca. Faccia inferiore tomentosa
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Faccia inferiore senza papille
Nephroma helveticum Ach.
Specie da temperata a boreal-montana con affinità suboceaniche. Cresce
su scorza o su muschi epifiti, eccezionalmente su roccia silicea, in
ambienti molto umidi e non eutrofizzati, nell'ambito di comunità di
Lobarion. È inserita nella lista rossa dei licheni epifiti d'Italia. È
sicuramente molto rara in Veneto dove è sicuramente assente in tutte le
aree planiziali, essendo nota per poche località come la foresta del
Cansiglio.
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Faccia inferiore punteggiata di papille biancastre
Nephroma resupinatum (L.) Ach.
Specie prevalentemente temperata con affinità suboceaniche che cresce su
tronchi coperti di briofite e rocce in habitat freddo-umidi e ombreggiati,
tipica di faggete umide, nell'ambito di comunità di Lobarion. Le papille
chiare sulla faccia inferiore dei lobi permettono di distinguerla facilmente
da altre specie congeneri. In Veneto è sicuramente assente in tutte le aree
planiziali e rara altrove, essendo nota per la foresta del Cansiglio e
storicamente segnalata anche sul Montello ma non più ritrovata in tempi
recenti.
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Piccolo lichene con lobi larghi al massimo 4 mm. Spore unicellulari
Koerberia biformis A.Massal.
Questo lichene ha una distribuzione frammentata nell'area mediterranea
ed è noto anche in Nord America; è legato ad aree con clima suboceanico-
oceanico ed in Italia è più frequente lungo il versante tirrenico della
Penisola, molto più raro nelle regioni del nord-est. Colonizza soprattutto
alberi vetusti con corteccia acida e rugosa, come ad esempio querce e
castagni, in boschi da aperti a moderatamente chiusi in aree con forte
umidità atmosferica, di solito al di sotto della fascia montana superiore. In
Veneto non viene segnalata da oltre un secolo ed è forse oggi estinta.