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1
Alberi, liane, oppure arbusti più alti di 50 cm
2
1
Piante erbacee, oppure piccoli arbusti più bassi di 50 cm
78
2
Foglie aghiformi o squamiformi
3
2
Foglie non aghiformi né squamiformi
7
3
Foglie più brevi di 5 mm, opposte
Calluna vulgaris (L.) Hull
Il brugo è una specie europea a gravitazione atlantica, presente in tutta
l'Italia centro-settentrionale, dal livello del mare alla fascia subalpina.
Nella nostra regione è più comune in montagna, mentre è rara e sparsa in
pianura; in Carso è diffusa ma discontinua e nel Muggesano raggiunge la
costa. Cresce in vegetazioni aperte su suoli minerali subacidi, da
superficiali a profondi, poveri in humus. Il nome generico, che deriva dal
greco 'kallynein' (scopare), ricorda l'antico uso per la produzione di scope;
il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune,
diffuso, frequente'. Forma biologica: camefita fruticosa. Periodo di
fioritura: agosto-novembre.
3
Foglie più lunghe di 5 mm, non opposte
4
4
Piccolo arbusto raramente più alto di 60 cm, con fiori rosa
Erica carnea L. subsp. carnea
Specie delle montagne dell'Europa meridionale, presente in Italia
settentrionale e Toscana (la sua presenza è dubbia in Lazio), dal livello
del mare ai 2400 m circa (a volte anche più in alto). Nella nostra regione
ha distribuzione alpico-carsica estesa all'alta pianura ed ad alcune stazioni
litoranee ove è stata fluitata dai fiumi; in Carso è rara, concentrandosi
nella parte centrale; nelle Alpi gravita nelle pinete, ed è frequente nei
magredi dell'alta pianura friulana; presso Muggia e sui colli arenacei di
Trieste appare spesso assieme al brugo (
Calluna vulgaris
). Cresce in
formazioni aperte su suoli calcarei primitivi ricchi in scheletro e poveri in
humus. Il nome generico deriva dal greco 'eréiko' (rompere), per la
presunta efficacia nello spezzare i calcoli renali, per la fragilità dei rami, o
per la capacità di rompere la roccia con le radici; il nome specifico allude
al colore carnicino dei fiori. Forma biologica: camefita fruticosa (camefita
suffruticosa). Periodo di fioritura: febbraio-giugno.
4
Alberi oppure arbusti più alti di 60 cm, con fiori senza
petali
5
5
Foglie più brevi di 4 cm, con una striscia chiara di sopra, verticillate. Arbusto
Juniperus communis L.
Il ginepro comune è un arbusto eurasiatico presente in tutta Italia, dal
livello del mare ai 1500 m circa (raramente più in alto). Nella nostra
regione è diffuso, con lacune in pianura, sino alla fascia montana, più in
alto vicariato dalla subsp.
alpina
, mentre la var.
intermedia
è presente
nell'Istria montana e nelle Prealpi friulane; in Carso è comune quasi
ovunque. Cresce in arbusteti pionieri o in boschi molto aperti in cui la sua
frequenza aumenta con la profondità dei suoli e con l'altitudine, su suoli
argillosi da subaridi a freschi, spesso decalcificati e quindi da neutri a
subacidi. Il legno duro e compatto è ricercato per lavori di ebanisteria e
per la costruzione di utensili. Con i galbuli si aromatizzano le acquaviti di
cereali, ottenendo il famoso 'gin'. I galbuli possiedono anche proprietà
balsamiche e sono utilizzati nelle affezioni delle vie respiratorie e
urinarie. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di origine
controversa: forse deriva dal latino 'iùnix' (giovenca) e 'pàrio' (do alla
luce), alludendo al fatto che una delle specie (
Juniperus sabina
L.) veniva
somministrata alle vacche per favorire il parto, oppure da 'iùnior' (più
giovane) e 'pàrio' (do alla luce), perché produce sempre nuovi germogli.
Forma biologica: fanerofita cespitosa (fanerofita scaposa). Periodo di
fioritura: febbraio-aprile.
5
Foglie più lunghe di 4 cm, senza striscia chiara, riunite in
fascetti di 2
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