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usati dai ragazzi come succedaneo delle sigarette (in friulano: 'cincinis'),
uso da sconsigliare assolutamente a causa della loro tossicità. Il nome
generico deriva dal greco 'klematis', diminutivo di 'klêma' (tralcio di vite),
in riferimento al portamento della pianta. Il nome specifico deriva dal
latino 'vitis alba' (vite bianca), per il colore dei fiori. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie semplici
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Foglie (almeno alcune) lobate. Fiori senza petali. Frutto secco
Humulus lupulus L.
Il luppolo è una specie eurasiatico-nordamericana presente in tutta Italia,
dal livello del mare ai 1200 m circa. Nella nostra regione è diffusa e
localmente comune dalla costa ai fondovalle; in Carso è abbastanza
comune ma solo localmente abbondante. Originaria di boschi alluvionali
periodicamente inondati, si è trasferita in siti ruderali su suoli limoso-
argillosi freschi e piuttosto profondi, ricchi in composti azotati. I fiori, sia
femminili che maschili, sono utilizzati nel processo della produzione della
birra, a cui il luppolo conferisce il tipico aroma. I getti giovani vengono
utilizzati come gli asparagi per condire risotti e frittate. Il nome generico
deriva da quello altogermanico della pianta (Humel), utilizzata per la
produzione della birra; quello specifico è di significato incerto. Forma
biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Foglie non lobate. Fiori con petali. Frutto carnoso
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Fiori e frutti in gruppi di più di 2, situati all'apice dei rami. Foglie decidue
Lonicera caprifolium L.
Specie pontico-sudeuropea presente in tutte le regioni dell'Italia
continentale salvo che in Valle d'Aosta. La distribuzione regionale si
estende dalla costa alle Prealpi con singole stazioni nei fondovalle alpini;
in Carso è diffusa ma non molto comune. Cresce in macchie, boscaglie, ai
margini di boschi caducifogli (quercete e castagneti) su suoli argillosi
abbastanza profondi e freschi, su substrati sia calcarei che arenacei ma
ricchi in basi, al di sotto della fascia montana superiore. Le bacche
contengono glucosidi e sono tossiche. Il genere è dedicato al botanico
tedesco Adam Lonitzer-Lonicerus (1528-1586), il nome specifico forse
allude al fatto che le foglie sono appetite dalle capre. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Fiori e frutti a gruppi di 2 situati all'ascella delle foglie. Foglie sempreverdi
Lonicera japonica Thunb.
Specie originaria dell'Asia orientale (Cina, Corea, Giappone), è presente
in Italia dal 1820. Introdotta per ornamento ma con forte propensione a
diffondersi spontaneamente, è segnalata come avventizia in Italia centro-
settentrionale (salvo che in Umbria), Abruzzo e Campania, dal livello del
mare ai 600 m circa. Cresce in vegetazioni ruderali, nelle siepi, ai margini
di strade, in discariche, spesso alla periferia degli abitati, e può essere
anche invadente. Le bacche contengono glucosidi e sono tossiche. Il
genere è dedicato al botanico tedesco Adam Lonitzer-Lonicerus (1528-
1586). Il nome specifico allude ad uno dei paesi di origine. Forma
biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Foglie semplici e lobate
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Foglie composte o semplici, ma non lobate
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Foglie a base non troncata, con 3 lobi principali. Petali bianchi. Frutto carnoso rosso
Viburnum opulus L.
Il viburno palla di neve è spontaneo in Europa, Asia e Africa nord-
occidentale. È presente in quasi tutta l'Italia continentale, salvo che in
Puglia, Calabria e forse Valle d'Aosta, ma è più diffuso nelle regioni
settentrionali. La distribuzione regionale si estende su tutto il territorio
salvo che sul Carso triestino. Cresce in boschi umidi alveali, pioppete,
siepi, dal livello del mare ala fascia montana inferiore. È una pianta
rustica e facile da coltivare, molto utilizzata per la formazione di siepi in