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Nome comune:
Tasso.
Morfologia:
Albero alto fino a 20 m, a portamento piramidale;
tronco con corteccia liscia e rossastra, desquamentesi in scaglie;
foglie aghiformi, appiattite, persistenti e disposte in due serie
opposte sui rami, lunghe 1-3 cm. Specie dioica con fiori maschili
riuniti in coni gialli all’ascella delle foglie e fiori femminili isolati di
colore verde. Seme a maturità parzialmente circondato dall’arillo, un
involucro carnoso rosso-vivo e di sapore dolciastro che è l’unica
parte non velenosa della pianta.
Areale:
Europa meridionale, Caucaso, Nordafrica.
Habitat:
Faggete, soprattutto in quelle ben conservate.
Presenza nel Parco:
Poco comune.
Note:
Il Tasso è un relitto dell’epoca Terziaria. La sua tossicità, nota
sin dall’antichità, giustifica il nome di “albero della morte”. La
medicina popolare impiegava il decotto di semi e foglie come
abortivo. Il legno era utilizzato nella costruzione di archi, gli
Egiziani lo impiegavano per la costruzione di sarcofagi (l’albero non
cresceva in Egitto, prova delle relazioni commerciali tra Egitto e
Asia Minore: a volte la Botanica aiuta la Storia!). Oggi il Tasso è
usato soprattutto a scopo ornamentale, grazie alla capacità di
sopportare potature anche drastiche e quindi assumere svariate
sagome.
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Foglie con due linee chiare di sotto. Con numerosi semi rinchiusi in pigne legnose
Abies alba Mill.
Nome comune:
Abete bianco.
Morfologia:
Albero alto fino a 40-50 m, superante facilmente i 300
anni di età. Portamento eretto con chioma piramidale in gioventù,
cilindrica a maturità quando, grazie all'accrescimento ridotto
dell’apice rispetto ai rami laterali, il cimale assume un caratteristico
aspetto a “nido di cicogna”. Corteccia grigio-argentea, liscia nelle
piante giovani, più scura e suddivisa in placche nelle piante adulte.
Foglie aghiformi, lunghe 2-3 cm, disposte a pettine sui rami, di
colore verde scuro di sopra, con 2 linee stomatifere bianche e cerose
di sotto, ad apice arrotondato o smarginato. Pigne cilindriche, erette,
di colore rosso bruno, lunghe 10-18 cm, spesso coperte di
essudazioni di resina.
Areale:
Europa e Africa settentrionale.
Habitat:
Specie autoctona, ma spesso anche ampiamente utilizzata
negli impianti di riforestazione e nei coniferamenti.
Note:
Il legno, di colore chiaro e con poca resina, è leggero, tenero
ed elastico e si presta per la costruzione di travi, mobili, lavori di
carpenteria, imballaggi e pannelli. In passato i tronchi colonnari
erano usati per le alberature navali. Oggi il legno si usa nella
produzione di pasta da cellulosa.
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Foglie solitarie ed omogeneamente sparse sui rami
Picea abies (L.) H. Karst.
Sinonimi:
Picea excelsa
(Lam.) Link,
P. vulgaris
Link
Nome comune:
Abete rosso.
Morfologia:
Albero alto anche più di 35 m, con corteccia dapprima
grigio-rossastra, poi grigio-bruna, desquamantesi in piccole piastre.
Foglie aghiformi, appena pungenti, inserite singolarmente
tutt’attorno ai rami. Pigne pendule, subcilindriche, lunghe 3-4 x 8-15
cm.
Areale:
Specie Eurosiberiana con distribuzione boreal-montana in
Europa, spontanea in Italia solo sulle Alpi e sull'Appennino
settentrionale.
Presenza nel Parco:
Non è spontanea, ma è spesso utilizzata negli
impianti di rimboschimento, nel Parco difficilmente tende a
spontaneizzarsi.