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Sinonimi
:
Ailanthus glandulosa
Desf.
Nome comune:
Ailanto.
Morfologia:
Albero caducifoglio alto fino a 20-25 m, con fusto
slanciato e chioma ampia. Foglie alterne, imparipennate, lunghe 40-
70 cm, con 13-25 foglioline lanceolate, alla base asimmetriche e
irregolarmente dentate, di odore sgradevole. Fiori giallo-verdognoli,
riuniti in dense pannocchie ramificate lunghe 10-20 cm. Il frutto è
una samara rossastra ad ala bislunga di 3-5 cm, con seme in
posizione centrale.
Areale:
Originario della Cina, è stato introdotto in Italia nel 1760
per l’allevamento di una farfalla che doveva sostituire il baco da seta
minacciato dalle malattie.
Habitat:
In Abruzzo è attualmente, insieme alla robinia, la specie
legnosa spontaneizzata più diffusa ed infestante, soprattutto negli
incolti, lungo le scarpate o ai margini delle strade.
Presenza nel Parco:
Comune.
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Foglie con al massimo 11 foglioline, di odore
aromatico se sfregate tra le dita. Frutto non alato
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Foglie lunghe 20-50 cm, con fogliolina terminale molto più grande di quelle laterali.
Frutto più largo di 2 cm. Albero
Juglans regia L.
Nome Comune:
Noce.
Morfologia: :
Albero caducifoglio alto fino a 30 m, a chioma ampia.
Foglie imparipennate, con 5-7(-9) foglioline ellittiche, lunghe 20-50
cm, coriacee ed aromatiche. Specie monoica con fiori maschili
riuniti in amenti penduli lunghi fino a 15 cm, fiori femminili in
gruppi di 1-5 all’apice dei giovani rami. Il frutto è una drupa globosa
di 4-5 cm, formata da uno strato esterno carnoso-coriaceo di color
verde, detta “mallo”, e da un nocciolo duro e rugoso che contiene il
seme commestibile, a sua volta diviso in quattro lobi rugosi.
Areale: :
Originaria dell’Europa Orientale e dell’Asia, la specie è
ampiamente coltivata sia come albero da legname, sia per il frutto,
oltre che a scopo ornamentale.
Note: :
Il legno, molto pregiato, è impiegato nella fabbricazione di
mobili. Con i frutti acerbi, da raccogliere nel giorno di San Giovanni
Battista il 24 giugno, si prepara il liquore “nocino”. I semi, le
cosiddette “noci”, sono largamente utilizzate nell’alimentazione
umana
.
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Foglie lunghe 10-20 cm, con fogliolina terminale simile a quelle laterali. Frutto più
stretto di 2 cm. Arbusto o alberello raramente più alto di 4 m
Pistacia terebinthus L. subsp. terebinthus
Nome comune:
Terebinto.
Morfologia:
Arbusto o piccolo albero alto fino a 5 m con corteccia
bruno-rossastra, nei rami giovani glabra e con lenticelle lineari
longitudinali. Odore resinoso. Foglie coriacee, glabre,
imparipennate, con segmenti ellittici o lanceolati, arrotondati
all’apice. Fiori bruni, piccoli, in pannocchie piramidali. Frutto a
drupa, ovoide, rosso scuro a maturità, largo 6-7 mm.
Areale:
Bacino del Mediterraneo.
Habitat:
Pendii aridi e rupestri, garighe, macchie e boschi termofili,
su substrato calcareo.
Presenza nel Parco:
Poco comune e ristretto a quote basse.
Note:
Le galle venivano usate per tingere di rosso i tessuti. Il legno,
duro e rossastro, è utilizzato in ebanisteria e per lavori di intarsio.
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Fiori bianchi
Robinia pseudacacia L.