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Populus tremula L.
Nome comune:
Pioppo tremolo.
Morfologia:
Albero poco longevo, alto fino a 20 m, con fusto
slanciato e rami raccolti verso l’alto; corteccia liscia, di colore
grigio-verde o grigio-bianco. Foglie rotonde, con margini ondulati,
lunghe fino a 8 cm. Specie dioica con fiori riuniti in amenti
unisessuali; gli amenti femminili spargono i bianchi semi lanosi nel
mese di maggio.
Areale:
Europa, Asia, Africa del Nord.
Habitat:
Si rinviene frequentemente in compatti nuclei di prebosco
della faggeta, soprattutto lungo linee di impluvio.
Presenza nel Parco:
Poco comune.
Note:
Sembra che il detto popolare “tremare come una foglia” nasca
proprio dall’osservazione del Pioppo tremolo: l’incessante tremolio
delle foglie al più lieve alito di vento, è causato dall’estremo
appiattimento dei lunghi piccioli. La produzione incessante di
polloni, che formano nuovi alberi, rende il Pioppo tremolo un
pioniere nella colonizzazione di nuovi terreni: ciò lo rende adatto al
consolidamento di pendici franose. Dal legno si ottiene un’ottima
pasta da carta; è impiegato inoltre nella fabbricazione di fiammiferi,
compensati e truciolati.
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Foglie lucide. Gemme e rami giovani glabri. Picciolo
non fortemente appiattito
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Rami giovani cilindrici o quasi. Foglie con brevi denti ottusi, senza ghiandole alla
giunzione con il picciolo
Populus nigra L.
Nome comune:
Pioppo nero.
Morfologia:
Albero alto fino a 30 m, con tronco molto ramificato e
chioma ampia; corteccia bianco-grigia e liscia da giovane, poi con
l’età profondamente fessurata. Foglie a contorno triangolare o
romboidale, glabre, lucide di sopra almeno da giovani. Specie dioica
con fiori in amenti (infiorescenze) unisessuali; gli amenti femminili
spargono i bianchi semi lanosi nel mese di maggio.
Areale:
Originario probabilmente dell’Europa e dell’Asia centrale, il
suo areale primario è di difficile ricostruzione essendo stato coltivato
da tempi remotissimi.
Habitat:
Boschi e boscaglie ripariali e altri ambienti umidi, ma
nache presente su suoli primitivi, come specie pioniera.
Presenza nel Parco:
Comune.
Note:
Dal legno si ottiene un’ottima pasta da carta; è impiegato
inoltre nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e truciolati. Il
suo portamento maestoso lo rende adatto come pianta ornamentale.
Nel Parco è presente anche la var.
italica
, il Pioppo cipressino,
distinguibile per il portamento slanciato e colonnare simile al
cipresso, coltivato a scopo ornamentale.
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Rami giovani fortemente angolosi. Foglie chiaramente dentate, di solito con 1-2
ghiandole alla giunzione con il picciolo
Populus canadensis Moench
Pianta ibridogena con un pioppo di origine nordamericana, da noi
ampiamente coltivata per la produzione di carta, e diffusa in
innumerevoli forme che non sono sempre facilmente distinguibili dal
pioppo nero. I caratteri più costanti per distinguerlo dal pioppo nero
sono la presenza di 1-2 ghiandole alla base della lamina fogliare ed i
rami giovani fortemente angolosi. Tuttavia, data la natura
ibridogena, questi caratteri non sono sempre molto evidenti.