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L'oleandro è una specie originaria delle regioni mediterranee e
dell'Asia minore, diffusamente coltivata a scopo ornamentale in
varie forme, anche a fiori doppi. In Italia cresce spontaneamente al
sud presso i litorali, inoltrandosi all'interno lungo i corsi d'acqua, dal
livello del mare ai 300 m circa. Cresce nella vegetazione riparia
degli ambienti mediterranei, sia su suoli sabbiosi che su greti sassosi,
formando spesso una fitta vegetazione. È una pianta molto tossica in
tutte le sue parti per l'uomo e per i mammiferi in genere: tutta la
pianta (foglie, corteccia, semi) contiene oleandrina, un glicoside
cardiotossico, che ogni anno causa parecchi casi di avvelenamento
anche mortale, a danno soprattutto di escursionisti che usano i rami
per i barbecue. Il nome generico deriva dal greco antico 'naros'
(fluente, corrente), in riferimento all'habitat naturale, i greti e le rive
di fiumi e torrenti; il nome specifico deriva dal latino 'olea' (olivo),
probabilmente per l'aspetto delle foglie che richiamano vagamente
quelle dell'olivo. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
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Foglie alterne od opposte
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Foglie opposte
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10
Foglie alterne
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Pianta lianosa
Lonicera japonica Thunb.
Specie originaria dell'Asia orientale (Cina, Corea, Giappone), è
presente in Italia dal 1820. Introdotta per ornamento ma con forte
propensione a diffondersi spontaneamente, è segnalata come
avventizia in Italia centro-settentrionale (salvo che in Umbria),
Abruzzo e Campania, dal livello del mare ai 600 m circa. Cresce in
vegetazioni ruderali, nelle siepi, ai margini di strade, in discariche,
spesso alla periferia degli abitati, e può essere anche invadente. Le
bacche contengono glucosidi e sono tossiche. Il genere è dedicato al
botanico tedesco Adam Lonitzer-Lonicerus (1528-1586). Il nome
specifico allude ad uno dei paesi di origine. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Alberi o arbusti
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Foglie lobate
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Foglie non lobate
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Foglie di colore non molto diverso sulle due facce. Ali del frutto formanti un angolo
ottuso con il peduncolo (cercate i frutti sotto l'albero!)
Acer platanoides L.
L'acero riccio è un albero europeo presente in tutta Italia salvo che in
Puglia e Sardegna, con optimum nelle fasce collinare e montana
inferiore. Cresce nei boschi, soprattutto in quelli di forra, su suoli
argillosi profondi, umiferi e molto freschi. La pianta può vivere fino
a 500 anni. La cultivar 'Crimson King', dal fogliame arrossato, è una
delle più note e utilizzate a scopo ornamentale. Il legno, come quello
degli altri aceri europei, è duro, compatto e flessibile; si utilizza per
tavole, mobili, pannelli, strumenti musicali, lavori al tornio. Il nome
generico era già in uso presso i Romani, e deriva dal latino 'acer'
(appuntito, acuto), forse per la forma dei denti fogliari di
A.
platanoides
, oppure in riferimento al fatto che il legno di alcune
specie europee, molto compatto ed elastico, era usato per la
fabbricazione di lance; il nome specifico allude alla somiglianza