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significa 'comune', 'diffuso', 'frequente'. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie con forte odore di rosmarino
Rosmarinus officinalis L.
Il rosmarino è un tipico arbusto delle garighe mediterranee su
substrati calcarei, presente allo stato spontaneo in tutta l'Italia
mediterranea e coltivato ampiamente altrove sin da tempi
antichissimi, dal livello del mare agli 800 m circa. Viene oggi
utilizzato come pianta aromatica in cucina, come pianta ornamentale,
come pianta medicinale (foglie e olio essenziale); i fiori sono
particolarmente melliferi. Da foglie e fiori si ottengono un olio
essenziale ed estratti utilizzati in profumeria e cosmesi, in liquoreria e
in farmacia. Il nome generico ha etimologia molto incerta, secondo
alcuni deriva da 'rhops' (arbusto) e 'myrinos' (aromatico), col
significato complessivo di 'arbusto aromatico'; il nome specifico
deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia) ed allude alle proprietà
medicamentose della pianta. Forma biologica: nanofanerofita.
Periodo di fioritura: aprile-agosto (nelle Isole gennaio-dicembre).
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Foglie senza odore di rosmarino
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Foglie densamente pelose di sotto
Viburnum lantana L.
Specie dell'Europa centro-meridionale, Africa nord-occidentale e
Asia occidentale, cresce in tutta Europa ad eccezione delle regioni
più settentrionali, ed è presente in quasi tutta l'Italia continentale,
salvo che in Puglia, Basilicata e Calabria, dal livello del mare ai 1000
m circa. Cresce in boschi aperti, arbusteti e siepi, su suoli limoso-
argillosi da freschi a subaridi, ricchi in basi e composti azotati. Viene
coltivata a scopo ornamentale, e predilige luoghi in pieno sole; a
volte è utilizzata per formare siepi miste. Può vivere 30-50 anni.
Quasi tutte le parti della pianta sono tossiche, inclusi i frutti. Il nome
del genere è molto antico e di etimologia incerta: potrebbe derivare
dal latino 'viere' (legare, intrecciare) o da 'vovorna' (dei luoghi
selvatici); il nome specifico allude alla somiglianza delle foglie con
quelle di un arbusto tropicale con lo stesso nome. Forma biologica:
fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie glabre o con peli sparsi di sotto
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Margine della foglia dentato o dentellato
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Margine della foglia intero
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Fiori e frutti disposti in corimbi ombrelliformi
Hydrangea macrophylla (Thunb.) Ser.
Le ortensie appartengono ad un ricco genere di piante legnose
arbustive originarie e molto diffuse nelle regioni orientali dell'Asia e
dell'Himalaya. Particolari sono i fiori, riuniti in corimbi, che sono per
lo più sterili, soprattutto quelli esterni, per cui sono sostituiti dai
sepali, grandi e petaliformi, mentre le altre parti fiorali sono abortite.
Da noi si coltivano diverse specie e varietà. Il genere fu introdotto in
Europa nel XVIII secolo dal naturalista francese Philibert
Commerson (1727-1773). Il nome generico, dal greco 'hydor' (acqua)
e 'aggos' (vaso), si riferisce sia all'ecologia di molte specie che alla
forma dei frutti; quello specifico deriva dal greco e significa 'con
foglie grandi'. Forma biologica: fanerofita cespitosa.