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allo stato spontaneo, si estende a quasi tutte le aree montuose del Friuli,
dove è comunque poco frequente, ma è ampiamente coltivato a scopo
ornamentale sino alla costa. Tutta la pianta, compresi i semi, è molto
velenosa (salvo l'arillo carnoso che circonda il seme) per la presenza
dell'alcaloide tassina. Da qui il nome volgare 'albero della morte'. È un
albero molto apprezzato dal punto di vista ornamentale, anche per la
costruzione di siepi, poiché sopporta bene le potature e resiste
all'inquinamento. Ha legno duro, pesante ed omogeneo. Può vivere fino a
2000 anni. Il nome generico deriva dal greco 'taxos', con significato di arco,
par la fabbricazione che veniva fatta col suo legno; il nome specifico allude
agli arilli rossi simili a delle bacche. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Arbusto. Seme completamente avvolto dall'involucro carnoso, questo mai di colore rosso
Cephalotaxus harringtonia (Forbes) K.Koch
Genere di arbusti/alberi sempreverdi con areale attualmente ristretto
all'Asia meridionale ed orientale, ma in passato più ampiamente diffuso
nell'emisfero australe; comprende circa una dozzina di specie, e diverse
cultivar, alcune ampiamente coltivate in parchi e giardini.
C. harringtonia
è
diffuso in Giappone, Cina nordorientale e Corea; è stato il primo
cefalotasso ad essere scoperto e descritto dai botanici occidentali. Il nome
generico deriva dal greco dal greco 'kephalé' (testa), in riferimento alle
strutture fiorali strettamente raggruppate in 'teste', e dal latino 'táxus' per
l'aspetto delle foglie, simili a quelle del tasso; la specie è dedicata Charles
Stanhope, quarto conte di Harrington (1780-1851), uno dei primi europei
ad averla utilizzata come pianta ornamentale nel parco di Elvaston Castle
(Inghilterra).
12
Foglie opposte
13
12
Foglie non opposte
32
13
Piante lianose, rampicanti o attorcigliate su altre piante
14
13
Alberi o arbusti
17
14
Foglie intere
Lonicera japonica Thunb.
Specie originaria dell'Asia orientale (Cina, Corea, Giappone), è presente in
Italia dal 1820. Introdotta per ornamento ma con forte propensione a
diffondersi spontaneamente, è segnalata come avventizia in Italia centro-
settentrionale (salvo che in Umbria), Abruzzo e Campania, dal livello del
mare ai 600 m circa. Nella nostra regione si concentra nella bassa pianura
friulana ed in Carso, ed è più comune lungo la costa. Cresce in vegetazioni
ruderali, nelle siepi, ai margini di strade, in discariche, spesso alla periferia
degli abitati, e può essere anche invadente. Le bacche contengono glucosidi
e sono tossiche. Il genere è dedicato al botanico tedesco Adam Lonitzer-
Lonicerus (1528-1586). Il nome specifico allude ad uno dei paesi di
origine. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-
settembre.
14
Foglie composte
15
15
Foglie trifogliate. Fiori gialli
Jasminum mesnyi Hance
Specie originaria della Cina sudoccidentale, in Italia è segnalata come
avventizia solo in Lombardia. È un arbusto sarmentoso, sempreverde,
coltivato come pianta ornamentale in parchi e giardini per la bella fioritura
primaverile. Il nome generico deriva dalla parola araba 'jasmin' (bianco), in
riferimento al colore dei fiori del gelsomino comune; la specie è dedicata
generale britannico William Mesny (1842-1917), che in Cina raccolse e
inviò molti esemplari di piante esotiche al botanico e console britannico a
Canton Henry Fletcher Hance (1827-1886). Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: febbraio-maggio.
15
Foglie con più di 3 foglioline. Fiori non gialli
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