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Lungo la breve costa slovena esistono pochissimi ambienti umidi e paludosi accanto alle foci dei
brevi corsi d'acqua istriani. Un tempo ne esistevano in numero maggiore, in quanto le foci venivano
trasformate in saline, che si trovavano ai margini delle città costiere (le saline di Capodistria, di
Isola, di Strugnano, di Lucia e di Sicciole).
Oggi le saline si sono conservate solamente a Strugnano ed a Sicciole, ed oltre a queste si possono
annoverare quali ambienti umidi le lagune di Strugnano, entrambi i laghi di Fiesso, la laguna di San
Canziano presso Capodistria e la foce del Risano. Tutti questi ambienti sono quindi frutto del lavoro
dell'uomo, ma consoni alla natura.
Le saline di Sicciole (in sloveno Sečoveljske soline) sono oggi l'ambiente umido di maggiore
estensione della Slovenia (650 ha) ed al contempo la località slovena più importante dal punto di
vista ornitologico. La diversità delle specie di volatili che nidificano e svernano in questo ambiente
è decisamente maggiore rispetto ad altre aree. Sono state evidenziate ad oggi 288 specie, delle quali
nel circondario ne nidificano 90.
Nel 2001 il Governo della Repubblica Slovena ha creato il Parco delle Saline, proclamato
monumento culturale d'importanza nazionale. Nel 1993 le Saline di Sicciole, quale prima zona
umida della Slovenia, sono state incluse nell'elenco delle località tutelate dalla convenzione di
Ramsar. Al contempo le saline sono importanti quale eccezionale intreccio di ecosistemi, che unisce
le forme di transizione tra gli ecosistemi marini, quelli d'acqua dolce e quelli della terraferma.
Questa guida interattiva include le piante alofile più comuni delle saline di Sicciole, più alcune
specie non strettamente alofile ma molto diffuse. Essa verrà utilizzata dagli operatori del Parco delle
Saline per esperienze didattiche con le scuole e con i visitatori.
La guida è stata preparata in collaborazione tra l'Università del Litorale di Capodistria ed il
Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Trieste nell'ambito del Progetto SiiT
(Strumenti interattivi per l'identificazione della biodiversità: un progetto educativo in un'area
transfrontaliera), finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-
Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.