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piccoli, di colore bianco-giallastro, con calice a 5 brevi lacinie e corolla urceolata. I frutti sono bacche
globose, con superficie rugosa, di colore rosso-arancio, commestibili, con polpa chiara, succosa e di sapore
dolciastro.
Periodo di fioritura
Fiorisce in autunno-inverno, da Settembre a Gennaio.
Periodo di
fruttificazione
Fruttifica tra Settembre e Novembre dell'anno successivo, contemporaneamente alla nuova
fioritura.
Coltivazione
Pianta rustica, a crescita lenta, termofila, resiste alla siccità e teme il freddo intenso e
prolungato. Predilige esposizioni soleggiate e ben drenato, meglio se siliceo, sabbioso. Si moltiplica per seme
in primavera oppure per talea di legno semimaturo in tarda estate, ma anche per margotta, propaggine o
divisione di polloni.
Uso
Pianta tipica della macchia mediterranea, si utilizza a scopo ornamentale in parchi e
giardini per il denso fogliame e i frutti vistosi. Come albero da frutto trova scarso impiego dato il sapore
piuttosto insipido dei frutti. Essi, tuttavia, sono utilizzati nella preparazione di marmellate oppure, se fatti
fermentare, di bevande alcoliche. Le foglie contengono principi attivi (tannino e arbutoside) che hanno azione
astringente, antisettica e diuretica.
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Fiori senza petali. Frutto secco (ghianda)
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Corteccia spessa molti cm (sughero). Cappello delle ghiande con squame superiori riflesse.
Nervatura centrale delle foglie sinuosa
Quercus suber L.
Famiglia
Fagaceae.
Nome comune
Quercia da sughero,
Sughera.
Area d'origine
Europa sud-occidentale e Africa
nord-occidentale.
Etimologia
Quercus: secondo alcuni è
un nome formato da due parole celtiche, Kaer quer, che
significano bell'albero; secondo altri deriva dal greco,
ruvido, in riferimento alla corteccia ruvida. Il nome
specifico deriva dal latino 'suber' = pianta del sughero.
Descrizione
Albero sempreverde, alto 20-26 m, robusto e
longevo, caratterizzato dal notevole sviluppo della spessa
corteccia. I giovani germogli sono tomentosi e di colore
grigio–giallo. Le foglie, di colore verde scuro nella pagina
superiore e grigio-tomentose in quella inferiore, sono
ellittiche, coriacee, acuminate all'apice, con margini
dentati. Produce grappoli di piccoli fiori, impollinati dal
vento. I frutti sono ghiande ovali, lucide, di colore marrone e circondate alla base da una cupola legnosa fatta
da squame allungate e più o meno sovrapposte.
Periodo di fioritura
Tra Aprile e Maggio.
Coltivazione
Specie a distribuzione euro-mediterranea che tende a formare boschi su substrati sciolti. Attualmente, i boschi
di sughera, detti anche sugherete, sono in drastica riduzione a causa dello sfruttamento antropico del territorio
che ha comportato estesi disboscamenti in tutto il Mediterraneo. In Sicilia, lembi significativi e ben conservati
di questi boschi si riscontrano nel territorio di Niscemi in provincia di Caltanissetta e lungo il versante
tirrenico dei monti Nebrodi.
Uso
Dalla corteccia, opportunamente asportata e lavorata, si produce il sughero
usato in commercio.
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Corteccia non ingrossata. Cappello delle ghiande con squame appressate. Nervatura
centrale delle foglie diritta
Quercus ilex L. subsp. ilex
Famiglia
Fagaceae.
Nome comune
Leccio.
Area
d'origine
Regione mediterranea.
Etimologia
Il termine
generico è il nome comune latino della querce in genere. Il
termine specifico è il nome comune di questa pianta.
Descrizione
Albero sempreverde, alto fino a 20-25 m,
talora alberello o cespuglio, con chioma densa, di colore
verde cupo, e corteccia grigia e liscia da giovane,
successivamente di colore grigio-bruno, finemente
screpolata; gemme piccole con poche perule tomentose.
Foglie persistenti, semplici, molto coriacee, spesso
dimorfe: quelle della chioma ovato-lanceolate, con
margine ondulato, pagina inferiore bianco-tomentosa e
pagina superiore lucida; quelle dei polloni e dei rami più
bassi ovali, con margine dentato e pagina inferiore poco
pelosa. Stipole lineari densamente pubescenti. Fiori unisessuali sulla stessa pianta (specie monoica), apetali;
quelli maschili riuniti in amenti lunghi 4-6 cm, quelli femminili in corte spighe con 6-7 fiori. Frutto a noce
(ghianda) avvolta per metà da una cupula emisferica con squame appressate ottuse e con pelosità vellutata. Il
leccio è diffuso nelle macchie e nei boschi aridi di tutta la penisola.
100 Foglie senza picciolo o con picciolo <1 cm
101
100 Foglie chiaramente picciolate
102
101
Pianta più alta di 1 m. Fiori grandi, a simmetria bilaterale, non originanti dalle foglie.
Frutto secco
Polygala myrtifolia L.