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ornamentale e paesaggistico dall’inizio dell’Ottocento. La
presenza in Italia è documentata dal 1840.
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Foglie in fascetti di 2
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Foglie mediamente non più lunghe di 6.5 cm (misurare almeno 10 foglie)
Pinus sylvestris L.
Pino silvestre o di Scozia. - Il nome generico è quello
utilizzato dai latini, a sua volta derivato dal greco ‘pitus’,
pece; il nome specifico allude al suo habitat, il bosco. E’
una conifera sempreverde che può arrivare fino a 30 m, con
chioma espansa ed irregolare che tende a spogliarsi nei
palchi più bassi. Il tronco, inizialmente diritto, tende ad
incurvarsi e a divenire irregolare. Possiede una scorza
caratteristica che nella parte alta si colora di rosso ruggine
e si stacca a placche. Le foglie sono aghiformi, grosse,
rigide, ritorte, raggruppate in mazzetti di due aghi lunghi
circa 3-5 cm, di colore verde glauco. Le strutture
riproduttive maschili sono dei coni globosi di colore
giallastro; quelle femminili sono dei coni di color roseo
inizialmente, lunghi 1 cm che evolvono in pigne sessili,
strettamente coniche, verdastre al secondo anno, brunastre
al terzo. Il pino silvestre è originario delle regioni
montuose occidentali e settentrionali dell’Eurasia, dove
può formare boschi puri o misti con gli abeti rossi. Fornisce
un ottimo legname da costruzione, resina ed olii essenziali.
E’ molto utilizzato anche come essenza ornamentale.
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Foglie mediamente più lunghe di 6.5 cm
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Tronco rossastro. Corona a forma di ombrello. Pigne più lunghe di 8 cm
Pinus pinea L.
Pino italico, pino da pinoli. - Il nome generico è quello
utilizzato dai latini, a sua volta derivato dal greco ‘pitus’,
pece; il nome specifico si riferisce alla parte commestibile
dei semi, i pinoli. E’ una conifera sempreverde che può
raggiungere i 25 m, dalla chioma espansa ad ombrello che
caratterizza il paesaggio del Mediterraneo. La scorza, di
colore rossastro, è divisa in placche separate da fessure. Le
foglie sono aghi rigidi ed appuntiti lunghi 10-15 cm, riuniti
in gruppi di due, di colore verde scuro. Le strutture sessuali
maschili sono dei coni che liberano una grande quantità di
polline. I coni femminili evolvono in grandi pigne solitarie
o accoppiate, lunghe 8-15 cm, che liberano i semi (pinoli)
dopo circa 3 anni. Il Pino italico è originario delle regioni
mediterranee dell’Europa meridionale e delle zone costiere
dell’Asia Minore. Viene coltivato sin dall’antichità per i
semi, che erano oggetto di scambio. Attualmente è
coltivato anche a scopo ornamentale.
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Tronco grigiastro. Corona non a forma di ombrello. Pigne lunghe al massimo 8 cm
Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra
Pino nero, pino austriaco. . Il nome generico è quello
utilizzato dai latini, a sua volta derivato dal greco ‘pitus’,
pece; il nome specifico si riferisce al colore della chioma.
E’ una conifera sempreverde che può raggiungere i 40 m di
altezza, dal portamento conico-piramidale e dalla chioma
densa e compatta. Ha un tronco diritto di colore grigio-
nerastro con ramificazioni orizzontali. Le foglie sono
aghiformi, lunghe 8-18 cm, riunite in mazzetti di due, di
colore verde scuro. Le strutture riproduttive sono piccoli
coni ovoidali, quelli maschili di colore giallo dorato, quelli
femminili di colore rosso-rosato; le infiorescenze femminili
in seguito all’impollinazione si trasformano in pigne prima
verdastre poi brune. Il pino nero ha un areale molto vasto: