Il papavero pugliese è una pianta annua a distribuzione prevalentemente mediterranea presente in diverse regioni d’Italia, ma con ampie lacune. La distribuzione regionale si estende in maniera quasi continua dal Carso triestino all'alta pianura friulana, con poche stazioni nei fondivalle dei settori prealpini; in Carso la specie non è molto frequente e tende a concentrarsi nell'Isontino. Rarissima a Trieste, è segnalata presso il cimitero di S. Anna (30 m) e ad Altura sotto via Alpi Giulie a valle dell’autostrada (150 m). Cresce in vegetazioni arvensi (cerealicole) e ruderali, su suoli limoso-argillosi ricchi in calcio e in composti azotati, da neutri a subacidi, subaridi, dal livello del mare a 800 m circa. Tranne i semi, tutte le parti della pianta e soprattutto il latice sono tossiche per la presenza di diversi alcaloidi. Il genere è dedicato al medico, entomologo e botanico svizzero Johann Jacob Roemer (1763-1819); il nome specifico si riferisce alla Puglia, ove la specie è presente. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.

Nome italiano: Papavero apulo (Italia), Papavero pugliese (Italia).