L’alisso montano appartiene a un complesso di specie a distribuzione subpontica (estesa parzialmente alle regioni circostanti il Mar Nero); è stato segnalato per molte regioni dell’Italia continentale, ma spesso erroneamente per cui l'attribuzione a questa o altre microspecie del complesso risulta ancora dubbia. La distribuzione regionale si concentra nella parte sudorientale del territorio e soprattutto nel Carso, con stazioni disgiunte nei magredi dell'alta pianura friulana; in Carso la specie è diffusa quasi ovunque e localmente comune. Rarissima a Trieste, si concentra nell’area tra Cattinara e Roiano. Cresce in vegetazioni aperte su dossi pietrosi, grize, muretti a secco, massicciate di antiche mulattiere, su suoli calcarei primitivi ricchi in scheletro, poveri in humus e sostanze azotate, molto aridi d'estate, da 100 a 1500 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'a' (privativo) e 'lyssa' (pazzia, rabbia), per la presunta efficacia contro la rabbia. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.

Nome italiano: Alisso montano (Italia).