La draba primaverile è una pianta annua a distribuzione eurasiatico-mediterranea articolata in entità variamente interpretate, presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende dalle coste ai fondivalle del settore alpino; in Carso la specie è comune ovunque; per la regione sono note le subsp. verna, spathulata e praecox, che ha distribuzione mediterraneo-continentale ed è la più frequente in Carso. Poco frequente a Trieste, si concentra principalmente all’interno dell’area urbana, ma alcuni esemplari sono stati segnalati anche nella periferia; è stata rinvenuta in zona industriale davanti Italsider, nel cimitero anglicano di S. Anna (40 m), nel cimitero di S. Anna (35 m), a Borgo S. Sergio sul Monte Castiglione (70 m) e nel parcheggio dell’ospedale di Cattinara. Cresce in ambienti disturbati, nei pratelli aridi a piante annuali, su muretti e lastricati, nelle lacune di prati aridi, su suoli carbonatici primitivi, al di sotto della fascia montana. Il nome del genere deriva dal nome greco 'drábe', che designava una pianta citata da Dioscoride; il nome specifico, che è il genitivo della parola latina 'ver' (primavera), allude alla fioritura molto precoce. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.

Nome italiano: Draba primaverile precoce (Italia), Erofila precoce (Italia).