Il fieno greco comune è una pianta annua di origine mediterranea, spesso coltivata in passato come pianta foraggera e per il contenuto in cumarine e poi spontaneizzatasi quale relitto colturale, presente in molte regioni d'Italia. La distribuzione regionale sembra limitata al Pordenonese e al Carso, ove la specie è rara e incostante lungo la costa e nel Muggesano; da anni è presente alla base del colle San Michele in Val Rosandra. Rara a Trieste, si concentra nelle aree verdi della periferia, ma alcuni esemplari sono segnalati anche all'interno dell'area urbana; è stata rinvenuta a Porto Vecchio e a Valmaura sul terrapieno del nuovo inceneritore (5 m). Cresce in vegetazioni steppiche, su suoli carbonatici primitivi e sassosi, sia su calcare che su Flysch, dal livello del mare a 600 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'trígonos' (triangolare), per la forma del legume di alcune specie; il nome specifico in latino significa 'mangereccia, commestibile'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.

Nome italiano: Fieno-Greco comune (Italia), Mascarelli (Campania, Napoli), Melilotu veru di chiazza (Sicilia), Triboli (Campania, Napoli), Trifoglio (Toscana), Trigonella comune (Italia).