Il dittamo è una specie diffusa dall'Europa sudorientale alle steppe della Siberia meridionale, presente in tutte le regioni dell'Italia continentale. La distribuzione regionale è di tipo prealpico-carsico, con ampie lacune nelle Prealpi Carniche; in Carso la specie è diffusa e localmente abbondante, salvo che su Flysch (è rarissima nel Muggesano). Rarissima a Trieste, si concentra nella periferia sud-orientale del territorio presso Borgo S. Sergio. Cresce negli orli di boschi termofili e nelle prime fasi d'incespugliamento dei prati aridi, su suoli calcarei poco profondi, poveri in humus, subaridi d'estate, al di sotto della fascia montana. La pianta è ricca di oli essenziali e di alcaloidi, e il contatto può provocare reazioni fotoallergiche. La grande quantità di olii essenziali emessa dalle ghiandole satura l'atmosfera delle calde giornate d'estate e prende facilmente fuoco al contatto di una fiammella, da cui i nomi inglesi e francesi: 'burning bush' e 'buisson ardent' (arbusto ardente). Il nome generico deriva dal greco 'diktamnos', composto da 'Dikte' (Creta) e 'thamnos' (arbusto); il dittamo non è presente a Creta e il nome si riferiva ad un'altra pianta suffruticosa, Origanum dictamnus, di cui parlano già Teofrasto e Dioscoride. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.

Nome italiano: *Frassinela (Piemonte), Dettum (Emilia-Romagna, Bologna), Dittamo (Italia), Dittamo (Toscana), Dittamo gianco (Liguria, Genova), Frailscinella (Liguria, Genova), Frascinedda (Sicilia), Frassinela (Emilia-Romagna, Romagna), Frassinella (Toscana), Frassinella (Italia), Frassinello (Toscana), Limonella (Piemonte), Limonella (Italia), Limonello (Toscana, Val di Chiana), Noxea (Liguria, Genova), Noxella (Liguria, Genova), Nuxea (Liguria, Genova).