La vite del Canadà è una liana avventizia di origine nordamericana la cui presenza in Italia è documentata dal 1642 e che oggi è presente in tutte le regioni. La distribuzione regionale si estende, con qualche lacuna, dalla costa ai fondivalle del settore alpino; in Carso la specie è piuttosto comune. La sua presenza nel Triestino è documentata dal 1896-97; attualmente è frequente a Trieste, ove si concentra all'interno dell'area urbana; alcuni esemplari sono segnalati anche nelle aree verdi della periferia. Utilizzata a scopo ornamentale per coprire muri o pergolati e spesso transfuga dai giardini, si è naturalizzata al punto da diventare invadente. Cresce su macerie e sui muri, lungo i viottoli e nelle discariche, al di sotto della fascia montana. I frutti contengono acido ossalico, moderatamente tossico per l'uomo ma non per gli uccelli. Il nome generico deriva dal greco 'parthenos' (vergine) e 'kissos' (edera), significa quindi 'edera vergine'; il nome specifico si riferisce alle foglie composte suddivise in cinque foglioline. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: giugno.

Nome italiano: Brassabosch (Piemonte), Edera del Canadà (Lombardia, Pavia), Partenocisso rampicante (Italia), Ue di mur (Friuli), Vid di mur (Friuli), Vida americana (Emilia-Romagna, Reggio), Vigna rossa (Veneto, Verona), Vis vergine (Piemonte), Vite del Canadà (Toscana), Vite del Canadà rampicante (Italia), Vite di Spagna (Lombardia, Pavia), Vite vergine (Toscana), Viti di lu Canada (Sicilia).