Il malvone roseo è una specie di origine incerta, introdotta in Italia come pianta ornamentale e oggi presente come avventizia in tutte le regioni salvo che in Valle d'Aosta. La distribuzione regionale si concentra sul Carso triestino, dove la specie è abbastanza diffusa anche se non molto comune, con poche altre stazioni nella pianura friulana. La sua presenza nel Triestino è documentata dal 1896-97; attualmente è poco frequente in città, ove si concentra nella parte costiera centrale. Le radici contengono delle sostanze mucillaginose che venivano usate, previo trattamento, per proteggere le mucose della faringe e contro la tosse. Il nome generico deriva dal greco 'alké' (rimedio), quello specifico si riferisce al colore rosato dei petali. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.

Nome italiano: Alcea rosea (Italia), Altea rosea (Italia), Bastone di S. Giuseppe (Campania), Malba viscu (Sicilia), Malva rosa (Toscana), Malva rosea (Italia), Malvarosa (Italia), Malvon (Friuli), Malvone (Toscana), Malvone (Lombardia, Brescia), Malvone roseo (Italia), Malvù (Lombardia, Brescia), Malvun (Emilia-Romagna, Reggio), Marva rosa (Sicilia), Marvaviscu (Sicilia), Nalbone (Veneto, Venezia), Popolan (Lombardia, Canton Ticino), Roesa de China (Liguria, Savona), Roesa tramà (Piemonte), Rosa cinese (Toscana), Rosa marina (Veneto, Verona), Roson (Liguria, Pontedecimo), Rosone (Italia), Rosone (Toscana), Ruson (Emilia-Romagna, Romagna), Varmarosa (Liguria, Mentone), Varmon (Liguria, Pontedecimo), Vastuni di S. Giuseppe (Calabria).