L’ammi è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in quasi tutte le regioni d'Italia, ma più comune al centro-sud. La distribuzione regionale è estremamente sparsa e limitata ad aree planiziali. Rarissima a Trieste, la specie è rediviva per la flora triestina, e si concentra presso il giardino pubblico de’ Tommasini in via Giulia, Chiarbola, S. Sabba e Campo Marzio. Cresce in ambienti ruderali, negli incolti e nelle colture sarchiate, al di sotto della fascia montana. La pianta è utilizzata come fonte di sostanze per produrre psoraleni, farmaci indicati nella vitiligine. Il nome generico era già usato da Galeno e Dioscoride per indicare una pianta africana; quello specifico in latino significa 'maggiore'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.

Nome italiano: Accitieddo (Puglia, Barletta), Ammi (Toscana), Ammi (Italia), Capo bianco (Toscana), Comino nostrale (Toscana), Enniri (Sicilia, Mirto), Galiotu (Sicilia), Letitera (Sardegna), Rindomolo (Toscana), Rizzomolo (Toscana, Pisa), Soffione (Toscana, Cerreto), Sponsa (Sicilia, Avola), Sponsi di gersiminu (Sicilia, Avola), Sponza (Sicilia, Modica), Visnaga comune (Italia).