Il poligono convolvolo è una pianta annua di introduzione precolombiana, originariamente diffusa in Eurasia e Africa settentrionale e oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende su tutte le aree planiziali e collinari sino ai fondivalle del settore alpino; in Carso la specie è diffusa ma non abbondante a causa della scarsità di colture cerealicole. Poco frequente a Trieste, si concentra all’interno dell’area urbana; alcuni esemplari sono stati segnalati nella periferia. Cresce come infestante delle colture di cereali e negli ambienti ruderali su suoli argillosi ma areati, abbastanza freschi, ricchi in composti azotati, decalcificati, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico è dedicato al medico italiano Gabriele Fallopio (1523-1562); il nome specifico si riferisce ai fusti volubili simili a quelli del convolvolo. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.

Nome italiano: Convolvulo nero (Toscana), Corriola (Campania, Ischia), Curiolon (Piemonte), Curizoe (Liguria, Velva), Erba leprina (Toscana), Fallopia convolvolo (Italia), Fasolaro salvadego (Veneto, Verona), Fasoletto salvadego (Veneto, Verona), Filucchio (Toscana), Filuppio (Toscana), Formentone salvatico (antichi), Fraina salvadega (Lombardia, Como), Ligaredda (Calabria), Pid di giall (Friuli), Poligono convolvolo (Italia), Spaghi de calegher (Veneto, Istria), Vididulazz (Friuli), Vilucchio (Toscana), Vilucchio fagiolajo (Toscana, Val di Chiana), Vilucchio saettino (Toscana, Val di Chiana), Viluppio (Toscana).