La campanula con foglie di pesco è una specie dell'Europa meridionale presente, con due sottospecie, in tutte le regioni dell'Italia continentale salvo che in Calabria. La distribuzione regionale è di tipo tendenzialmente prealpico-carsico, con stazioni molto più sparse sul settore alpino; in Carso la specie è diffusa ma con molte lacune nell'Isontino, e non è comune; la subsp. sessiliflora, di provenienza balcanica, è stata indicata per il Carso, unica zona di diffusione italiana. Rarissima a Trieste, la subsp. persicifolia, prevalente, è stata segnalata presso via Massimiliano Gortan (200 m), mentre la subsp. sessiliflora è segnalata presso Roiano, bosco sotto vicolo delle Rose (80 m). Cresce nei querceti ombrosi più maturi e freschi, nei pascoli ad alte erbe, in cespuglieti, nelle radure al margine di boschi cedui, su suoli calcarei profondi, dalla fascia submediterranea a quella montana inferiore. La specie è spesso coltivta nei giardini a scopo ornamentale. Il nome generico allude alla forma campanulata della corolla, quello specifico in latino significa 'con foglie simili a quelle del pesco' (Prunus persica). Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.

Nome italiano: Baston de San Giuseppe (Veneto, Treviso), Belvedere (antichi), Bossa (Liguria, Nizza), Campana (Piemonte), Campanele (Lombardia, Brescia), Campanella (Toscana), Campanula (Toscana), Campanula con foglie di Pesco (Italia), Campanula persicifoglia (Italia), Cattucciu (Liguria, S. Olcese), Erba del freddo (Puglia, Lecce), Erba Maddalena (Lombardia, Valtellina), Rosa di Gerico (Lombardia, Pavia), Rosa di Gerico (Liguria, Chiavari).