La saeppola canadese è una pianta annua di origine nordamericana divenuta oggi subcosmopolita, presente come avventizia in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende su tutto il territorio, dalle coste alla fascia montana superiore del settore alpino, ove è però molto più rada; la specie è comunissima in tutto il Carso. La sua presenza nel Triestino è documentata dal 1882; attualmente è frequente a Trieste sia in ambienti naturali che in aree urbanizzate. Cresce in vegetazioni ruderali, lungo i margini stradali, alla base di muri in pietra, sulle scarpate, nei coltivi, in giardini e parchi, su suoli superficiali aridi e ricchi in scheletro, sia calcarei che marnoso-arenacei, a volte anche subsalsi, dal livello del mare alla fascia montana. Il polline può provocare dermatiti da contatto a soggetti allergici. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe derivare dal greco 'eri' (presto) e 'gheron' (vecchio) forse per la precoce produzione dei pappi, oppure dal greco 'eri' (lana) e dal latino 'gerere' (portare); il nome specifico si riferisce a uno dei territori di origine, il Canada. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre. Syn.: Conyza canadensis (L.) Cronq.

Nome italiano: Bocca d' fee (Piemonte, Mondovì), Calistria (Lombardia, Pavia), Carestia (Lombardia, Pavia), Coniza canadese (Italia), Cua de lù (Liguria, Savona), Demistrelli (Liguria, San Bernardo), Erba panà (Piemonte), Impia (Toscana, San Sepolcro), Nina (Liguria, Camporosso), P' nas de volp (Piemonte), Saeppola (Toscana, Borgo S. Lorenzo), Saeppola canadese (Italia), Scoa matta (Veneto, Treviso), Scoa salvadega (Veneto, Venezia), Sorgastrella (Veneto, Vicenza), Spazzadore salvadeghe (Veneto, Verona), Spazzora salvadga (Emilia-Romagna, Piacenza).