Lo sparviere a foglie brevi è una specie dell’Europa meridionale presente lungo quasi tutto l'arco alpino, sull'Appennino settentrionale e sulle montagne della Campania. Nella nostra regione, ove è stata poco osservata, la specie sembra concentrarsi nella parte sudorientale del territorio, con alcune stazioni sparse nei fondivalle delle aree montagnose del Friuli; in Carso è abbastanza diffusa. Rarissima a Trieste, si concentra negli ambienti naturali della periferia; è segnalata a Villa Sartorio (115 m) e nella zona del Boschetto (90 m). Cresce singolarmente o in piccoli gruppi ai margini di boschi termofili di latifoglie decidue e dei loro mantelli, su substrati calcarei o arenacei purché ricchi in basi, al di sotto della fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'ierax' (sparviere) in riferimento ad una pianta di cui gli antichi credevano si cibassero gli sparvieri per rafforzare la vista (da qui il nome italiano adottato da Pignatti); il nome specifico significa ‘a foglie brevi’. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: agosto-novembre.

Nome italiano: Ieracio brevifoglio (Italia), Sparviere a foglie brevi (Italia).