L'aglio pallido, o aglio di Coppoler, è una specie a gravitazione mediterranea presente in tutte le regioni dell’Italia centro-meridionale, in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La distribuzione regionale è ristretta a pochissime località nella pianura friulana e ai dintorni della città di Trieste, ove è rarissima e segnalata in via dei Giaggioli (215 m). Cresce in ambienti aridi, su pendii assolati, nei vigneti, dal livello del mare alla fascia subalpina. Le cellule intatte di tutti gli Allium contengono alliina, un amminoacido inodore che per azione dell'enzima alliinasi, liberantesi con la rottura del bulbo, si trasforma in allicina, composto fortemente odoroso; tutte le specie di Allium possiedono diverse proprietà medicinali; bulbi e foglie sono commestibili. Il nome generico, già in uso presso i Romani, deriva da una radice indoeuropea che significa 'caldo', 'bruciante', per l'odore e sapore pungenti dei bulbi; il nome specifico deriva dal latino 'pàlleo', impallidisco, e quindi significa ‘scolorito, chiaro’. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio. |