Il giaggiolo illirico è un’entità endemica della regione illirica e dei versanti meridionali delle Alpi orientali. La distribuzione regionale è tipicamente prealpico-carsica, con una lacuna sulle Prealpi Giulie sudorientali; in Carso la specie è localmente comune, ma le popolazioni sono in regresso per l'incespugliamento della landa carsica. È rarissima a Trieste, ove alcuni esemplari, probabilmente piantati, sono stati segnalati su un tetto verde di un edificio in via S. Francesco e in via Nicolich. Cresce nelle lande rupestri e nelle grize, formando spesso estese colonie su suoli calcarei primitivi, ricchi in scheletro ma anche in humus accumulato nelle fessure delle rocce, con optimum nella fascia submediterranea. Il nome del genere è quello greco usato da Teofrasto (IV sec. a.C.) e in greco significa 'arcobaleno', per le varie e vivaci tonalità dei fiori di molte specie; il nome specifico si riferisce al M. Cengio Alto, locus classicus della specie. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.

Nome italiano: Giaggiolo illirico (Italia), Iris del Carso (Italia), Iris illirica (Italia).