Lo zafferano di Welden è una specie a distribuzione prevalentemente illirica il cui areale si estende dai confini albanesi del Montenegro al Carso triestino e goriziano, ove si trovano le uniche località italiane. A Trieste la specie è rarissima; la segnalazione in via Marchesetti è da porre in relazione con la coltivazione nel Civico Orto Botanico. Cresce soprattutto in prati meso-xerofili su substrati arenacei, preferendo morfologie concave con suoli più profondi, a volte nei vigneti, talora, ma più raramente anche nella landa carsica su substrati calcarei. Le stazioni italiane sono minacciate dall’incespugliamento del territorio, dall’espansione dei vigneti e dalla crescente urbanizzazione. Il nome generico deriva dal greco 'krokos' (filamento) in allusione ai lunghi stimmi filamentosi che, nel caso della specie C. sativus, una volta seccati costituiscono lo zafferano; la specie è dedicata al botanico Franz Ludwig von Welden (1782-1853). Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: gennaio-marzo.

Nome italiano: Croco di Welden (Italia), Zafferano di Welden (Italia).