La gramigna intermedia è una specie a distribuzione sudeuropeo-continentale presente, con due sottospecie, in molte regioni dell'Italia continentale. La distribuzione regionale della sottospecie nominale si concentra nella parte sudorientale del territorio, con poche stazioni che raggiungono i fondivalle dell'area montana; in Carso la specie è molto diffusa e localmente comune. È poco frequente a Trieste, con baricentro distributivo collocato nella periferia orientale del territorio; alcuni esemplari sono stati rinvenuti anche in città, è segnalata a Ponziana (20 m), alla ferrovia della strada per Longera (136 m), presso il campo da calcio di Altura (130 m), a Montebello in via del Botrio (250 m) e a Melara (240 m). Cresce su pendii aridi, in terreni abbandonati, lungo gli argini e negli alvei dei fiumi, su suoli sia calcarei che marnoso-arenacei purché ricchi in basi, dal livello del mare a 2000 m circa. Il nome generico deriva dal greco ‘thĩnos’ (sacro) e ‘pyrós’ (grano) e significa quindi ‘grano sacro’, quello specifico si riferisce alla pelosità delle spighette. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.

Nome italiano: Agropiro intermedio (Italia), Elitrigia intermedia (Italia), Gramigna intermedia (Italia).