La gramigna intermedia pelosa è un’entità di discusso valore tassonomico, in Italia presente solo in Friuli Venezia Giulia, appartenente a una specie a distribuzione sudeuropeo-continentale presente, con due sottospecie, in molte regioni dell’Italia continentale. La distribuzione regionale è molto simile a quella della subsp. intermedum anche se più limitata; in Carso è meno diffusa della sottospecie nominale, con la quale spesso si associa. Rarissima a Trieste, si concentra all’interno del territorio urbano in senso stretto; è segnalata nel terrapieno a mare del Monte S. Pantaleone e lungo la strada del Boschetto nei pressi del piazzale di Villa Revoltella (205 m). Cresce su pendii aridi, in terreni abbandonati, lungo gli argini e negli alvei dei fiumi, su suoli sia calcarei che marnoso-arenacei purché ricchi in basi, dal livello del mare ai 900 m circa. Il nome generico deriva dal greco ‘thĩnos’ (sacro) e ‘pyrós’ (grano) e significa quindi ‘grano sacro’, quello specifico e quello della sottospecie si riferiscono alla pelosità delle spighette. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.

Nome italiano: Agropiro barbellato (Italia), Elitrigia barbellata (Italia), Gramigna barbellata (Italia), Gramigna intermedia (Italia).