L'elleboro comune è una specie a distribuzione europeo-subatlantica presente, con numerose sottospecie, in quasi tutte le regioni d'Italia; la subsp. histriacus è diffusa dalla Dalmazia settentrionale al Carso triestino, unica area in Italia, mentre già nell'Isontino è sostituita dalla subsp. odorus. Rara a Trieste, si concentra nella periferia orientale; è segnalata nel Bosco Farneto (70 m). Cresce in boschi freschi e maturi, ma anche ai margini di arbusteti e negli orli boschivi che invadono i pascoli abbandonati, su suoli profondi ma ricchi in scheletro, umiferi, aerati, talvolta decalcificati e da neutri a subacidi. La pianta contiene un alcaloide tossico, l'elleborina. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe derivare dal semitico 'helebar' che in greco designava una pianta usata contro la follia, oppure dal greco 'helein' (far morire), per la velenosità di tutte le specie, oppure ancora dal fiume greco Hellèboros che attraversa la città di Antkyra, dove nell'antichità si utilizzava contro la pazzia una pianta simile. Il nome specifico si riferisce al colore verde dei fiori, quello della sottospecie alla sua presenza in Istria. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.

Nome italiano: Elleboro d'Istria (Italia), Elleboro istriaco (Italia).