© © G. Picone, © R. Romolini © G. Picone, © R. Romolini
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L’ofride incubacea è una specie a distribuzione mediterranea presente in quasi tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale comprende quasi tutta la pianura friulana e il Carso triestino, ma la specie non è comune. Rarissima a Trieste, è stata segnalata da una sola località presso Valmaura. Cresce in prati aridi e assolati, al di sotto della fascia montana inferiore, con optimum nella fascia mediterranea. Le Ophrys hanno un complesso meccanismo di impollinazione, in cui il labello per forma e odore simula un imenottero femmina (da noi solitamente del genere Andrena) e attrae i maschi che tentando di copulare con esso determinano l'attaccamento del pollinario al loro corpo; la capsula contiene numerosissimi e piccolissimi semi che nonostante la scarsità di sostanze di riserva riescono a germinare con l'aiuto di un fungo simbionte del genere Rhizoctonia. Il nome generico in greco significa 'sopracciglio', forse da una pianta citata da Plinio che produceva una tintura per le sopracciglia, per la forma dei tepali inerni o per la pelosità del labello; il nome specifico si riferisce al colore nero del labello che rievocherebbe gli incubi notturni. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-aprile. |
Nome italiano: Ofride incubacea (Italia), Ofride verde-bruna incubacea (Italia).
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© Hippolyte Coste - Flore descriptive et illustrée de la France, de la Corse et des contrées limitrophes, 1901-1906 - Public domain - copyright expired.
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© Bruno Petriglia Bruno Petriglia
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© G. Picone G. Picone Blockhaus, Abruzzo, Italia
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© G. Picone G. Picone Blockhaus, Abruzzo, Italia
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© R. Romolini R. Romolini Montesalviano, Abruzzo, Italia
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