Phyllostachys viridis (R.A.Young) McClure




POACEAE Barnhart
Poales Small
Lilianae Takht.
Magnoliidae Novák ex Takht.

Clicca qui / Click here


© Università di Trieste, Dipartimento di Scienze Della Vita
Andrea Moro
Comune di Padova, Orto Botanico, Veneto, Italia
18/07/2019
Distributed under CC BY-SA 4.0 license.





Fonte / Source:
Portale della Flora d'Italia / Portal to the Flora of Italy
https://dryades.units.it/floritaly



La maggior parte delle specie di bambù sono originarie dell'Asia e dell'America, ove crescono ad altitudini variabili, dal livello del mare sino a 3000 m sull'Himalaya; alcune specie sono spontanee in Africa (in particolare nell'Africa sub-sahariana e in Madagascar) e in Oceania, mentre non esistono bambù spontanei in Europa. A scopo ornamentale sono state introdotte in Italia numerose specie, oggi suddivise in diversi generi dall' intricata tassonomia come Arundinaria, Bambusa e Phyllostachys, alcune delle quali si sono ben adattate al nostro clima. Molti bambù sono popolari come piante da giardino, ma necessitano di cure per contenere il loro comportamento invasivo: si propagano principalmente attraverso le radici e/o rizomi, i quali possono lanciare nuovi culmi che spuntano in superficie e che invadono spesso superfici assai vaste. Le diverse specie hanno numerosissimi usi nei paesi d'origine, a anche da noi i bambù vengono spesso utilizzati per la costruzione di staccionate o canne da pesca. Il nome generico deriva dal greco dal greco 'phýllon' (foglia) e “stachys' (spiga) e significa quindi 'con foglie disposte in spiga'. Forma biologica: nanofanerofita.



Nome italiano: Bambù verde (Italia).





© Università di Trieste, Dipartimento di Scienze Della Vita
Andrea Moro
Comune di Padova, Orto Botanico, Veneto, Italia
18/07/2019
Distributed under CC BY-SA 4.0 license.



© Università di Trieste, Dipartimento di Scienze Della Vita
Andrea Moro
Comune di Padova, Orto Botanico, Veneto, Italia
18/07/2019
Distributed under CC BY-SA 4.0 license.